Salerno

Il caso Salernitana-Giuffredi è finito anche all'attenzione dell'assemblea di Lega di serie A (presente per i granata l'ad Maurizio Milan). A darne notizia è stato il presidente Lorenzo Casini che, nel corso della conferenza stampa, ha parlato della vicenda, illustrando la volontà di regolamentare i rapporti tra società ed agenti.  

«Nelle comunicazioni iniziali si è discusso molto di una questione sorta negli ultimi giorni tra un'associata, la Salernitana, e un agente», ha spiegato Casini. «La serie A ha preso contezza di un problema che evidentemente esiste nei rapporti tra professionisti e società e si è impegnata a valutare queste tematiche anche nell'ottica di adottare regole più stringenti sui rapporti tra le parti».

Entrando, poi, più nello specifico Casini ha detto: «È stato detto che in alcuni casi si assiste a posizioni degli agenti che invadono le sfere di competenza della società o della dirigenza, con decisioni o ipotesi che non competono all'agente bensì alla società. Da questo punto di vista - ha aggiunto Casini - una possibilità è adottare un codice etico relativo ai rapporti agenti-club, magari anche con delle sanzioni per scoraggiare determinati comportamenti. C'è stato un consenso generalizzato rispetto a quello che ha prospettato la Salernitana, poi come sapete il tema agenti è molto discusso: il tema, come per le plusvalenze, non è l'uso ma l'abuso».

In serata anche il presidente Danilo Iervolino è tornato sulla vicenda.
Queste le parole del presidente a margine dell’Assemblea di Lega Serie A: «Con grande unità di intenti e compattezza oggi in Assemblea abbiamo affrontato il tema del rapporto tra club ed agenti che come Salernitana abbiamo evidenziato con urgenza nei giorni scorsi. Accogliamo con piacere la solidarietà di tutti gli altri club per quanto accaduto e la disponibilità unanime nel voler adottare quanto prima una regolamentazione semplice e chiara che dia indicazioni certe e precise. Il calcio italiano ha la forza, il fascino e tutte le potenzialità per continuare a crescere a livello internazionale. Non è più possibile assistere innocui a continue ingerenze da parte di agenti e procuratori che vanno ben oltre le loro funzioni e pretendono di determinare le politiche di gestione dei nostri club. Come sottolineato dal Presidente Casini, una soluzione potrebbe essere l’adozione di un codice etico relativo ai rapporti agenti-club accompagnato da un quadro sanzionatorio efficace. Sono convinto che adottare regole certe e definite possa portare soltanto chiarezza ad una zona grigia francamente non più tollerabile».