Montesarchio

La terribile scoperta è stata fatta da due operatori ecologici che hanno trovato il corpo martoriato del povero gattino vicino a delle pietre sporche di sangue, all’interno della villa comunale dove il micio evidentemente viveva libero. Sul fatto è intervenuto anche il Sindaco, Carmelo Sandomenico, che ha espresso indignazione per questo gesto di violenza inaudita e ha chiesto alla polizia locale di visionare le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nella villa, con l’obiettivo di dare un nome e un volto a chi ha infierito in questo modo ignobile sulla povera creatura. 

 

LNDC Animal Protection sporge denuncia contro ignoti per uccisione di animali, nella speranza però che le indagini e le videocamere riescano a identificare l’autore o gli autori di questo scempio. In ogni caso, chiunque abbia informazioni utili per aiutare le indagini può mandare una e-mail all’indirizzo avvocato@legadelcane.org in modo da avere maggiori elementi a supporto della denuncia. 

 

“Innanzitutto voglio ringraziare e complimentarmi con il Sindaco di Montesarchio per aver fermamente condannato quanto accaduto e per aver definito intollerabili, inaccettabili e senza alcuna attenuante i comportamenti che violano il benessere animale. Non succede spesso che un Sindaco prenda posizione e si esprima in modo così netto davanti a questi episodi, e quando accade bisogna dargliene atto. Purtroppo però le violenze sugli animali sono all’ordine del giorno e la ferocia dimostrata in questo caso evidenzia come ci sia ancora tanto da fare per educare le persone al rispetto, cosa che poi in realtà dovrebbe essere alla base del vivere civile in ogni ambito. Prendere un gattino e utilizzarlo come bersaglio per una vera e propria lapidazione è aberrante e indicativo di una personalità a dir poco problematica, che potrebbe creare ancora altri danni di questo tipo se non maggiori. Per questo è importante che chiunque sia coinvolto venga identificato e messo nelle condizioni di non nuocere ancora. Purtroppo, attualmente, le leggi in questo senso sono ancora troppo blande ma da tempo stiamo lottando per un inasprimento delle pene per i reati a danno di animali ”, commenta Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection.