Casal di Principe

Ha confessato l'omicidio Anass Saaoud, il 20enne arrestato venerdì per la morte di Giuseppe Turco, 17enne di Villa Literno, in provincia di Caserta, accoltellato e ucciso nella notte di giovedì 29 giugno in piazza Villa a Casal di Principe. Nel corso dell'interrogatorio di oggi, nel carcere di Santa Maria Capua Vetere (dove è ristretto), il giovane, di origine marocchina ma cresciuto in Italia dove lavora come idraulico, ha risposto a tutte le domande del gip Ilaria Giuliano, ammettendo i fatti. Come fatto sapere dal suo avvocato difensore, Mirella Baldascino, il giovane sarebbe molto provato psicologicamente e pentito di quello che ha fatto. Ha anche chiesto scusa alla famiglia del 17enne ucciso. Si attende ora l'esito della udienza di convalida. Al termine dell'interrogatorio il ragazzo è stato sottoposto a fermo su disposizione della Procura di Napoli Nord.

Mercoledì l'autopsia sul corpo di Giuseppe

Intanto si appreso che l'autopsia sul corpo del 17enne dovrebbe tenersi mercoledì 5 luglio all'istituto di medicina legale dell'ospedale di Giugliano in Campania (Napoli). Solo dopo potranno essere organizzati i funerali. 

Si temono scontri tra bande

Ma intanto si temono scontri tra bande, la tensione tra i ragazzi dei due paesi è alle stelle e l'altra sera c'è stato il primo segnale: sono state imbrattate le mura del bar dove Giuseppe è stato ucciso, con la scritta Gt 17 2005. Domani siterrà un vertice in prefettura a Caserta. E il padre di Giuseppe, Raffaele Turco chiede Giustizia, ma senza vendetta.

Salvini: chi ha ucciso paghi:

Il premier Salvini aveva commentato nei giorni scorsi: "Non si può morire a 17 anni. Chi ha ucciso, paghi"
Il sindaco di Casal di Principe, Renato Natale, affida la sua riflessione ai social ed esprime parole di preoccupazione: secondo lui il gruppetto di ragazzi di Villa Literno si sarebbe voluto vendicare.
Del caso si stanno occupando i poliziotti del Commissariato di Casal di Principe, che stanno visionando telecamere di videosorveglianza per identificare i responsabili dell'atto e denunciarli. Martedì 4 luglio la prefettura di Caserta ha convocato il comitato Ordine pubblico e sicurezza.