L'orario non lo indico perchè un po' mi vergogno. Preciso soltanto che, quando arrivo, al San Pio non c'è anima viva. Nessuno. Ho un compito da portare a termine: prendere il numerino per un prelievo di sangue, l'obiettivo è essere il primo. L'area è quella adiacente il Cup, all'esterno della sala nella quale dovrò entrare a tempo debito c'è un distributore di tagliandini di carta che definiscono la fila. Ne strappo uno, sono 'B95'.
Tempo dieci minuti ed ecco spuntare di gran carriera un volto amico che è lì per lo stesso motivo ed ha anch'egli avuto l'idea di anticiparsi. Sgorga un sorriso, ognuno si meraviglia che l'altro abbia fatto una levataccia, ma come si dice, quando ce vo' ce vo'. Lui è il secondo, 'B96'. Inizia l'attesa, l'orologio scorre lentamente verso le 8, sopraggiungono altre persone che compiono l'operazione che noi abbiamo fatto già e cercano di capire quanti ce ne siano, di pazienti, davanti a loro.
Ognuno stringe tra le mani una o più prescrizioni autorizzate, dopo il pagamento del ticket, per quel giorno. I telefonini vengono compulsati nervosamente, finalmente ci siamo. Arriva una infermiera, domanda quale sia iil numero iniziale. Eccolo, 'B95', rispondo tutto di un fiato. No, tocca a me, replica una signora che esibisce il 'B92'. Poichè non credo abbia dormito lì, le chiedo quando abbia ottenuto quel numero, certo non può averlo fatto prima di me che sono lì da oltre due ore. L'ho preso ieri sera, intorno alle 17.30, dopo la tappa al Cup, mi è stato spiegato che potevo farlo..., afferma.
La discussione è inevitabile, cerca di sedarla sul nascere una dottoressa che, evidentemente, si occupa del servizio. Domanda cosa stia capitando, provo a far valere le mie ragioni, sottolineando che non è certamente corretto approvvigionarsi del tagliando il giorno prima del prelievo. Anche perchè al sottoscritto hanno spiegato l'opposto di ciò che sostiene la signora.
Lei, la dottoressa, mi informa che l'erogatore è sempre lì al suo posto: deduco, dunque, che chiunque, anche un passante, una volta esaurita la fascia temporale (8-11) per i prelievi, può per la giornata successiva arraffare il numerino alle 12, alle 16 o alle 22, alla faccia di coloro che, convinti di non poterlo fare, si sobbarcano ad un sacrificio nella speranza che serva. Aggiunge che si sta tentando di tornare al vecchio sistema in auge fino a qualche anno fa, che dava la possibilità di scegliere la data del prelievo ed il numero della fila. Per intenderci: decimo il giorno X o primo, terzo il giorno Y?.
Un sistema civile, rispettoso di una utenza che non raggiunge l'ospedale per divertirsi, ed è sempre più rassegnata. Vessata, com'è, dalla burocrazia e, purtroppo, anche da una certa furbizia molto made in Benevento.