L'iniziativa è del pm Stefania Bianco, che ha chiesto al Gip la fissazione di un incidente probatorio per una perizia psichiatrica che accerti la capacità di intendere e di volere dell'indagato. Si tratta di un 24enne di nazionalità marocchina, residente in città ma attualmente ospite di un centro per disabili psichici nel Lazio. Difeso dall'avvocato Andrea Ricciardi, al giovane sono contestate la resistenza e le lesioni aggravate ai danni di pubblici ufficiali. Ipotesi di reato prospettate in relazione all'episodio accaduto il 30 dicembre del 2022 in un locale di Benevento.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, è qui che due poliziotti erano intervenuti con l'obiettivo di contenere il giovane che, in evidente stato di agitazione, ne stava combinando di tutti i colori. Quando se li era trovati di fronte, invece di calmarsi l'allora 23enne li avrebbe colpiti con gomitate, sputi e spintoni. “Polizia di m… polizia r... fascisti e amici di M...”, avrebbe gridato nei loro confronti. Uno dei poliziotti aveva riportato lesioni che i medici del San Pio, ai quali si era successivamente rivolto, aveva giudicato guaribili in sette giorni.
La perizia psichiatrica è stata ritenuta necessaria perchè il giovane risulterebbe aftetto da un disturbo di personalità con tendenza all'uso di alcol e cannabinoidi: un dato emerso dai due ricoveri ai quali sarebbe stato sottoposto nell'estate del 2022.
Il 24enne era rimbalzato all'onore delle cronache anche lo scorso 10 gennaio, quando aveva scatenato il caos al pronto soccorso del San Pio, dove era stato trasportato in ambulanza per un problema ad una mano. Pur essendo stato dimesso, e nonostante gli inviti ad andar via, non aveva lasciato la zona del triage, disturbando e intralciando il lavoro degli operatori.
Era accorsa la polizia, lui, pronunciando frasi molto simili a quelle usate a dicembre, si era scagliato contro due agenti con calci e pugni, ferendone uno. Era stato arrestato, ad aprile è stato condannato a con rito abbreviato a 6 mesi, con perdita di efficacia dell'obbligo di firma, la misura alla quale era stato sottoposto dopo la convalida.