Sono durate diverse ore le operazioni di sbarco dei 172 migranti arrivati a Salerno a bordo dell'Aita Mari: sulla nave della Ong anche 55 minori (molti non accompagnati) e due neonati.
Trovata una sistemazione per tutti, grazie alla sinergia istituzionale che - sotto il coordinamento della prefettura - ha visto impegnate associazioni, Caritas e Comune di Salerno.
In campo la task force che ha visto coinvolti, tra gli altri, i volontari di Croce Rossa e Protezione civile. "In affiancamento all’Asl Salerno, i volontari della Crose Rossa di Salerno hanno allestito le tensostrutture e gestito in loco tutta la parte di supporto sanitario, con la collaborazione dalla Protezione Civile regionale per quanto attiene alla logistica - hanno fatto sapere in una nota dal comitato cittadino -. Come primissima accoglienza, superata la fase della valutazione dello stato di salute, i migranti sono stati accolti e rifocillati, come ormai accade dal 2014, nella sede della Croce Rossa Italiana - Comitato Nazionale in via dei Carrari a Salerno ad opera del personale dipendente CRI coordinati dalla responsabile Daniela Volpe e volontari CRI del Comitato di Salerno coordinati dal presidente Taurone".
Alle attività di prima accoglienza hanno preso parte i volontari del Nucleo di Protezione Civile del Comune di Salerno, diretti dalla coordinatrice Gina Bassanini, e dal personale di altre associazioni, tra queste i volontari della Croce Bianca di Salerno.
La priorità, come ha auspicato anche l'arcivescovo Andrea Bellandi, è quella di dare un futuro di accoglienza e integrazione a tutti, ed in particolar modo ai bambini.