Mercogliano

L'Irpinia festeggia il suo patrono, San Guglielmo da Vercelli, fondatore di Montevergine. Celebrazioni che quest'anno ricadono nel novecentenario della fondazione del Santuario.

Montevergine, terra di fede e volano di turismo religioso ma "per far questo - tuona l'Abate Riccardo Luca Guariglia - serve più attenzione alle aree interne".

La celebrazione eucaristica, alla presenza delle massime autorità civili, militari e religiose e dei sindaci dei comuni irpini, è stata presieduta da sua eminenza il cardinale Angelo De Donatis, Vicario generale di Sua Santità per la diocesi di Roma.

E' stata l'occasione anche per una preghiera nella cappella di mamma Schiavona e per visitare il Museo di Montevergine dove sono custoditi gli ori della Madonna. Luoghi straordinari da conoscere e far conoscere per valorizzarli in tutto il mondo. 

Ad impreziosire la celebrazione il Coro ed Ensamble strumentale del Conservatorio Domenico Cimarosa, direttore del coro Maestro Luciano Branno e direttore d’orchestra Maestro Massimo Testa.

La comunità benedettina spera ancora in una visita del Papa a maggio 2024, in chiusura dell'anno giubilare verginiano. "Speriamo e preghiamo per la sua salute" - le parole di De Donatis. 

Dunque preservare radici e memoria in un cammino di fede proiettato al futuro: un binomio che accompagna anche altre iniziative dell’Anno Giubilare a Montevergine. 

Parallelamente al programma religioso, si è svolta all'esterno del Santuario, la prima Fiera Medievale di San Guglielmo. Ricreato lo stesso scenario, suggestivo, in cui il Santo immerso nella natura incantevole del Monte Partenio scelse di vivere e pregare.

Turisti e pellegrini hanno potuto assistere a dimostrazioni di combattimenti, cerimonie di investitura cavalleresca, il tiro con l'arco, la caccia. Insomma una riproduzione fedele della Montevergine medioevale.