Napoli

"Già alcune settimane fa ho chiesto un’audizione in commissione bilancio al fine di verificare l’ammontare dei crediti incagliati su tutto il territorio e vagliare le possibili iniziative di carattere regionale, anche coinvolgendo l’associazione esodati del superbonus e l’Ance - afferma Valeria Ciarambino, vicepresidente del consiglio regionale della Campania e componente del Gruppo Misto - In queste ore ho presentato inoltre una mozione affinché la Giunta regionale si attivi presso parlamento, governo e conferenza Stato-Regioni per sollecitare lo sblocco della cessione dei crediti maturati, e al contempo avvii un tavolo con istituti di credito e assicurativi, enti finanziari e società partecipate o controllate dalla regione, finalizzato a valutare l’acquisto dei crediti maturati dal Superbonus, possibilità consentita dalla normativa vigente.

Le numerose modifiche legislative che si sono succedute negli ultimi tempi hanno smantellato una misura importante e gettato nel panico un intero settore, contribuendo di fatto alla nascita di una categoria di “esodati”, ovvero di imprese e famiglie impossibilitate a cedere i crediti generati dai bonus edilizi.

È una situazione che coinvolge oltre duemila imprese campane che sono a rischio fallimento, con la conseguente perdita di circa ventimila posti di lavoro. Una vera e propria bomba sociale che chiama in causa anche decine di migliaia di famiglie ridotte sull’orlo della disperazione, a cui dobbiamo dare sostegno e risposte - aggiunge - È essenziale creare un quadro di certezze per lavoratori, imprese e cittadini, valutando ogni forma di intervento utile a sostegno del settore dell’edilizia, attraverso un intervento straordinario anzitutto dello Stato, ma anche della Regione.

È necessario che la Regione Campania si ponga come primo interlocutore in questa vicenda e, con gli attori principali, intraprenda ogni iniziativa valida e utile per giungere ad una risoluzione concreta. Alcune regioni si stanno muovendo, e un percorso in questo senso va intrapreso anche nella nostra terra» conclude Valeria Ciarambino.