Napoli

Più di venti sacchi di grandissime dimensioni. Circa 8mila metri di nastro bianco e azzurro, cioè 8 chilometri di plastica. È quanto raccolto in nove giorni solo nella municipalità 10 (Bagnoli – Fuorigrotta), quella che circonda lo stadio Maradona, dai servizi comunali incaricati della rimozione degli addobbi appesi spontaneamente dai cittadini per i festeggiamenti dello scudetto del Napoli.

Il lavoro è coordinato dalla task force dell’ufficio di Gabinetto di Palazzo san Giacomo, della quale fanno parte Polizia Municipale, Napoli Servizi, Asia ed Edison con gli Assessorati al Verde, alla Legalità, alle Infrastrutture ed ai Rapporti con le Municipalità. L'operazione è iniziata lunedi 12 giugno. Gli interventi sono sulle aree pubbliche. Attualmente, sono in corso interventi di rimozione degli addobbi scudetto nella Municipalità 5 ma il lavoro è davvero complesso e i numeri della plastica raccolta si preannunciano importanti. Tra gli striscioni rimossi anche diversi di tipo «telato», cioè le bandiere. Tutto il materiale è stato trasportato e smaltito presso le isole ecologiche di Asìa. Gli interventi proseguono seguendo il cronoprogramma previsto dal tavolo tecnico istituito dal Comune.

La proposta di Simeone: il recupero creativo degli addobbi 

Considerati anche i costi molto elevati a cui andrà incontro l'Asia e l'Amministrazione comunale per la raccolta, lo stoccaggio ed il riciclo di questo materiale plastico il consigliere del PSDI Nino Simeone ha chiesto di valutare l'opportunità di organizzare una “GIORNATA DELLO SCUDETTO”, dedicata proprio al recupero di questi materiali, facendo perno sul valore simbolico che ormai hanno tutti questi addobbi. Coinvolgendo cittadini comuni, condomini, artisti e le tante associazioni territoriali nella raccolta di questa plastica, realizzando, magari, anche "opere d'arte contemporanea" da collocare in aree pubbliche, in ricordo dell'evento sportivo, ma in modo particolare della meravigliosa festa di popolo che abbiamo vissuto nella nostra città” dice Simeone.
In attesa di un riscontro c'è da dire che parallelamente al lavoro avviato dal Comune di Napoli sono tanti i casi in cui gli stessi cittadini raccolgono festoni e rimettono a posto gli spazi privati e i balconi. Non tutti. Perché c'è anche un'ampia fetta di popolazione che vorrebbe tenerli “per sempre”.