Appena una settimana fa Legambiente e Touring Club hanno assegnato le "Vele Blu 2023" premiando in particolare il Cilento per la qualità del mare con le 5 vele e, per quanto riguarda la Penisola Sorrentina, attribuendo le 4 vele a Vico Equense e Sorrento e 2 vele a Meta e Sant'Agnello. A Maggio la FEE come di consueto ha assegnato le Bandiere Blu a Massa Lubrense, Sorrento, Piano di Sorrento e Vico Equense, ma oggi queste stesse località devono fare i conti con condizioni del mare assolutamente "indecenti" come segnala il WWF Terre del Tirreno con una circostanziata denuncia corredata da un servizio fotografico che non lascia dubbi su una situazione assolutamente critica della qualità delle acque che bagnano la Penisola Sorrentina nella stagione di un boom turistico senza precedenti.
Punta Gradelle, un depuratore che non riesce... a depurare
Sul banco degli imputati finisce il mega depuratore di Punta Gradelle che avrebbe dovuto risolvere tutti i problemi e invece non sembra in grado di depurare le acque che finiscono nel mare che ha acquisito una colorazione marrone-verdognola e presenta una schiuma galleggiante tipica di inquinamento dobuto a sversamenti fognari.
"L’Arpac nel cuore della scorsa estate rilevò parametri in eccesso di escherichia coli in diversi punti della penisola sorrentina con sforamento dei parametri di legge relativi ai batteri fecali a Punta San Francesco a Sant’Agnello, alla spiaggia del Purgatorio a Meta e nel tratto tra Santa Maria del Toro e la spiaggia di Seiano a Vico Equense - evidenzia il WWF - Le analisi dell’agenzia regionale di protezione ambientale nell’estate 2022 costrinsero diversi sindaci ad emanare il divieto di balneazione, anche se ci fu chi lasciò nuotare liberamente i bagnanti nel mare inquinato prima di metterli al corrente del rischio".
Continua il WWF: "Proprio a Vico Equense, a Sorrento, a Piano lato Sopramare e nel comune di Meta, nei pressi della spiaggia del Purgatorio e del Vallone Lavinola, il fenomeno dell’inquinamento delle acque anche stavolta appare evidente, se non eloquente. Parrebbe che di azzurro e blu dalle nostre parti ci sia rimasta solo la bandiera del Napoli e quella che sventola sui lidi balneari ad attrarre i turisti - dichiara Claudio d’Esposito presidente del WWF Terre del Tirreno - E' chiaro sin da troppo che, in questa Terra delle Sirene, si continua a dare priorità agli interessi economici rispetto a quelli della tutela della salute dell'ambiente e dei cittadini.
Nel frattempo stando ai rilevi ARPAC di metà giugno la balneabilità sarebbe nella norma, ma è lecito chiedersi di fronte a tale evidenza se non sia il caso di applicare il principio di prevenzione, come richiederebbe la legge oltre che lo stesso buon senso, ovvero il principio dell'azione preventiva che impone a chiunque, soggetto pubblico o privato, svolga attività o compia scelte o decisioni che possono produrre effetti negativi sull’ambiente, di preferire l'adozione di soluzioni e di meccanismi che impediscano o limitino tali effetti prima che essi si producano, invece che soluzioni successive al prodursi degli effetti, di tipo riparatorio o risarcitorio".
Si parla della rottura della condotto fognaria che convoglia al depuratore gli scarichi della Penisola
C'è chi sostiene che le condizioni in cui versa il mare siano dovute a eventi meteorici e alle elevate temperature, ma il WWF sottolinea che si tratta di "...una giustificazione semplicistica e riduttiva e che, piuttosto, le cause vadano ricercate nello scarico eccessivo di “nutrienti” nel mare e nella manutenzione e controllo del sistema idrico-fognario da parte di amministrazioni ed enti gestori".
La colorazione del mare e soprattutto l'odore nauseabondo che emana legittima il sospetto che possa essersi verificata la rottura di una porzione della condotta fognaria che da Sorrento convoglia al depuratore di Punta Gradelle a Vico Equense le acque fognarie del comprensorio vista la dimensione e l'omogeneità del disastro che sta sotto gli occhi esottoil naso di tutti.
Sulla vicenda il WWF Terre del Tirreno, a seguito di documenti esclusivi ricevuti, che dimostravano l’enorme gravità della situazione relativa agli impianti fognari, nell’agosto del 2022 produsse un "...dettagliato esposto consegnato nelle mani del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Torre Annunziata. Ignoriamo se a distanza di quasi un anno l’ente gestore e i comuni abbiamo preso provvedimenti e/o soluzioni tecniche valide al grave problema denunciato dalla nostra associazione, ma si ha ragione di ritenere che le disfunzioni non siano state risolte”.
(Foto del WWF: Marina Piccola a Sorrento)