Attilio Spidalieri*
I fattori nutrizionali e metabolici giocano un ruolo maggiore nella genesi della steatosi epatica (accumulo di grasso nel fegato), e dei suoi stadi differenti. La steatosi epatica non alcolica o NAFLD (Non-alcoholic fatty liver disease), e la steato-epatite non alcolica o NASH (Non-alcoholic steatohepatitis) sono due malattie epatiche spesso legate, nel senso che la prima è spesso seguita dalla seconda.
Esse sono diventate la prima malattia metabolica epatica, con prognosi severa, quando la NASH è seguita da una fibrosi e da una cirrosi, e nel 25% delle cirrosi, da un carcinoma. La NASH è una steatosi epatica accompagnata da un’infiammazione con o senza fibrosi. Escluso l’alcol, la steatosi può dipendere da altre cause (virali, farmacologiche, enzimatiche). Le malattie metaboliche sono spesso associate a una sindrome metabolica, con aumento del colesterolo e dei trigliceridi, alla presenza di un diabete del tipo 2 e di una sindrome dell’ovaio policistico.
Oltre al rischio di cirrosi essa si accompagna ad un aumentato rischio cardiovascolare. La prevenzione della NAFLD e della NASH passa per la prevenzione del sovrappeso e dell’obesità, per la prevenzione dell’equilibrio alimentare e dell’attività fisica. Bisogna evitare gli alimenti grassi (fritture, chips, etc.).
Bisogna sempre evitare l’alcol che è un fattore di aggravamento, evitare le bevande zuccherate, il fruttosio e il saccarosio. Scegliere piuttosto alimenti a basso indice glicemico (a tal proposito basta consultare Internet). Preferire i legumi e i vegetali ricchi in fibre. Utile l’apporto degli acidi grassi omega 3 (pesci grassi). Consumare almeno una volta al giorno uno yogurt. Bisogna globalmente ridurre le calorie, riducendo anche il consumo della carne rossa. Il vantaggio dell’assunzione di integratori alimentari non è documentato da studi seri e non interessati. Potrebbe essere utile l’assunzione di probiotici, in particolare allo stadio di NAFLD più che a quello di NASH. L’interesse di un regime alimentare intermittente o di un regime chetogeno non trova conferme, mentre il regime alimentare mediterraneo è la scelta più razionale.
*Medico - Endocrinologo