Salerno ha celebrato gli 80 anni dal bombardamento che ha colpito la città nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Fu il primo e più massiccio degli attacchi alleati che provocò numerose vittime tra i cittadini salernitani.
Diverse le iniziative di commemorazione organizzate e che hanno visto anche la partecipazione del sindaco Vincenzo Napoli. Eventi che rientrano nel più ampio programma di celebrazioni per l'80esimo anniversario dello sbarco degli Alleati che culmineranno nella settimana del 9 settembre.
In mattinata, alle 9.30, è stata scoperta una targa commemorativa apposta sulla strada recentemente intitolata alle Vittime del 21 giugno 1943, nei pressi di via Tommaso Prudenza (in località Fangarielli). L'iniziativa è stata organizzata dalla società Salernitana di Storia Patria.
A seguire si è tenuta una passeggiata sui luoghi simbolo del bombardamento nell'area del centro storico intorno a Largo San Giovanniello, a cura della Federazione Maestri del Lavoro. Qui, alle ore 13, su iniziativa dell’Associazione Avalanche 1943, è stata prima apposta una targa commemorativa e, subito dopo, è stata fatta suonare simbolicamente la sirena antiaerea.
In una brochure, inoltre, i Maestri del Lavoro hanno ricostruito quei tragici avvenimenti: «Il primo bombardamento messo in opera dall'USAAF americana alle 13.15 a oriente della città mentre il secondo fu eseguito esattamente dodici ore dopo dai piloti inglesi della RAF. Quella notte furono proprio questi a sganciare sulla parte occidentale della città un discreto numero di bombe da 250 libbre». «I Maestri hanno ricostruito il bombardamento notturno, raccontato da chi, svegliato dal ronzare, vide l'aereo “bengaliere” indisturbato paracadutare le luci al fosforo che illuminarono a giorno tutta la città. Al suo seguito i bombardieri trovarono Salerno in piena luce, colpendola inesorabilmente. Il risultato fu più drammatico risopetto al già tragico resoconto del mattino. Salerno amaramente si scoprì impotente, tradita, indifesa».