Alla faccia di chi diceva che il presidente Aurelio De Laurentiis aveva ricevuto solo porte in faccia nella sua ricerca del nuovo allenatore del Napoli, dopo il tuttora incomprenso e incomprensibile addio di Luciano Spalletti, pare vi sia stata la fila di tecnici stranieri per guidare la squadra azzurra.
Si è andati dal cavallo di ritorno Rafa Benitez, ai "cazzutissimi" e freschi di giornata Paulo Sousa, Paulo Fonseca, Rudi Garcia, per finire con quel novello Jean-Paul Belmondo che è Christophe Galtier, dato a un certo punto in pole, ma senza che si tenesse conto della diatriba legale che lo avrebbe tenuto in sospeso col Paris Saint Germain tra prigionia e libertà chi sa per quanto.
Non solo. Fattosi la bocca buona con gli emiri il tecnico marsigliese chiedeva tanto e, altro fattore da non trascurare, il patron azzurro non è uno che ama aspettare in sala d'attesa, tanto più se ci deve stare col cappello in mano. Alla fine è stato il franco-andaluso Garcia il prescelto. Il tweet del presidente delle 20.45 del 15 giugno 2023 è suonato, improvviso e conclusivo, come una rivelazione alla fine di un'estasi: "Ho il piacere di annunciare che, dopo averlo conosciuto e frequentato durante gli ultimi 10 giorni, il signor Rudi Garcia sarà il nuovo allenatore del Napoli.” Colpisce la durata e la segretezza tenuta di quel "particolare stato psichico di sospensione ed elevazione mistica della mente" che ha portato il grande capo all'illuminazione finale. Tanto più che questa fase di trance emotiva è stata trascorsa senza che nessuno si avvedesse di particolari "conoscenze" o "frequentazioni" tra il produttore in invasamento e il tecnico ex Roma o la sua bella compagna.
Cosa abbia indirizzato la scelta non so. Il tipo di gioco che pratica Garcia sicuramente, l'assenza di salate clausole rescissorie da pagare anche, l'internazionalità del personaggio pure, il carattere lineare e gioviale (dopo tanta complessità spallettiana) infine. Non deve aver contato di meno il fatto che lo stipendio non fosse di quelli impossibili o che il mister dal nome fascinoso avesse superato con successo l'esame di un'altra realtà metropolitana italiana molto complessa (e molto cara al patron azzurro) come Roma.
Tutto il resto sarà da implementare (compreso il nome del futuro DS) e sviluppare, provando a ritrovare equilibri ed armonie che oggi sembrano di là da venire. Ma vedrete che se il gioco e i risultati arriveranno, l'entusiasmo e l'amore seguiranno. È così che le storie (ri)cominciano.