Avellino

“Nonostante i tanti impegni assunti pubblicamente, l'amministrazione comunale di Avellino in questi anni non è riuscita a dare risposte concrete ai problemi del commercio cittadino, che è sempre più in difficoltà. Sono mancate innanzitutto programmazione e confronto con la categoria. Il sindaco Gianluca Festa e il suo vice, Laura Nargi, delegata alle Atttività produttive, si sono dimostrati autoreferenziali e politicamente arroganti”. Ad affermarlo è Giuseppe Marinelli, presidente della Confesercenti provinciale di Avellino.

“Quando in un'istituzione – ha proseguito il dirigente dell'associazione di categoria – manca la capacità di ascolto e di dialogo, c'è il rischio che si determinino disastri, soprattutto in assenza di specifiche competenze. E' da tempo che chiediamo la convocazione della Consulta cittadina del Commercio, auspicando l'avvio di un ragionamento complessivo con l'ente, ma la richiesta è sempre caduta nel vuoto.  Le proposte, le sollecitazioni, le osservazioni vengono vissute evidentemente come un fastidio da evitare. In un sistema democratico e nella gestione della cosa pubblica, la discussione e la partecipazione sono elementi essenziali, ma a Piazza del Popolo sono considerati una concessione. Il contributo ed il coinvolgimento diretto degli operatori e dei lavoratori del comparto sono imprescindibili per la definizione di interventi e misure adeguate, per il rilancio di un settore che ha sempre occupato un ruolo di rilievo nell'economia locale. Il sindaco e l'assessore al ramo però si sono dimostrati sordi alle istanze delle organizzazioni delle imprese, che soprattutto in una fase così delicata si aspettavano legittimamente attenzione e considerazione. Ciò che è peggio, a Palazzo di Città si mettono in campo sporadiche iniziative, che per modalità e tempi di allestimento creano più danni che vantaggi per le attività del territorio. Un esempio lampante è costituito dalla rassegna “Eurococholate Avellino”, che appare come un'impropria concorrenza alle attività produttive e alle rivendite dolciarie del capoluogo e dell'hinterland irpino, a tutto vantaggio di operatori esterni, che nemmeno avrebbero bisogno di ulteriori promozioni, e che però possono contare sull'entusiasta sostegno di Festa e Nargi, che preferiscono andare ostinatamente avanti per la loro strada, senza nemmeno valutare le fondate obiezioni dei commercianti locali, che si aspetterebbero la valorizzazione di prodotti e attività del territorio, più che vetrine e manifestazioni spot, che tornano utili soltanto ai grandi gruppi di altre regioni”.

“L'atteggiamento del Comune di Avellino – ha concluso Marinelli – risulta quindi incomprensibile ed inaccettabile. Da parte nostra, siamo abituati al confronto, ma in questi anni non è stato possibile costruire un percorso con l'istituzione locale, mentre si sono registrati molti passi falsi e non poche scorrettezze nei rapporti con le organizzazioni del Terziario. Una situazione non più tollerabile, anche per le gravi  ricadute sulle imprese", conclude.