In una lettera inviata alla nostra redazione il dottor Marco Amelotti direttore del personale della Denso di Pianodardine chiarisce che “nessun lavoratore DENSO è stato licenziato; i dieci lavoratori a cui l'articolo di Ottopagine fa riferimento sono lavoratori somministrati tramite società terza (Manpower), con cui la nostra Società ha interrotto il contratto commerciale lo scorso dicembre; ne consegue che tale interruzione ha obbligatoriamente coinvolto anche i lavoratori dipendenti di Manpower, non di DENSO”.
“Con riferimento a quello definito “dramma lavoro”: causa le fluttuazioni del mercato automotive, tutte le società del settore utilizzano lo strumento del lavoro somministrato con le modalità concesse dalle leggi via via modificate; in tal senso, a partire da marzo, a seguito di un incremento di volumi e la conseguente possibilità di offrire, DENSO ha richiamato tutti i lavoratori Manpower che precedentemente avevano già lavorato nello stabilimento di Avellino e che si sono resi disponibili. Purtroppo, per scelte personali e in nessun modo imputabili a DENSO, 10 di questi lavoratori hanno interrotto il rapporto lavorativo con Manpower da tempo e non risultano (secondo gli odierni dettami normativi in materia di lavoro somministrato) più richiamabili da DENSO".
“Alla luce di quanto sopra, ferma restando la disponibilità di DENSO a incontrare le rappresentanze sindacali, si precisa che non vi è alcun “provvedimento da far rientrare” perché ciò non rientra nelle facoltà di DENSO (che ribadiamo si limita ad applicare le normative vigenti sul lavoro somministrato) né vi è “ansia e preoccupazione nell'area industriale di Pianodardine” tanto che ad oggi DENSO si avvale di oltre 60 risorse somministrate”.