Mi vado convincendo che aveva ragione Pasolini, quando affermava che “ l’ italiano è il popolo più ignorante del mondo”. Adesso, con l’invasione della tecnologia, una scarsa qualità dell’istruzione e la vendita di titoli, il livello culturale va sempre più giù. Ciò consente ai persuasori occulti di plagiare il popolo e di renderlo merce. Eppure, secondo me, è semplice capire cosa fare per invertire la tendenza che ci ha fatto precipitare nella condizione attuale.
La società è un corpo sociale, e, per evitare che si ammali, bisogna curare ogni sua parte e ogni suo aspetto. Una volta, i Partiti seguivano questa logica e avevano una visione del futuro. Negli ultimi decenni, si è consolidato il metodo del caso per caso e del proporre cose, utili a trasformare le persone in clienti, mentre la politica diventa proprietà dei poteri forti. I cui servi (Conte, Draghi, Monti, Prodi e Letta) spediti sul podio del Governo distraevano il popolo, facendo i populisti e gli accademici.
Alcuni studiosi sostengono che una volta, per imparare la storia, bastava studiare gli alberi genealogici delle famiglie reali e le loro ramificazioni. Poi venne l’epoca dei Primi Ministri britannici, seguita dall’elenco dei Presidenti americani. La politica europea e quella italiana in particolare, cercavano di capire come erano cresciuti i poteri economici, come si poteva contrastare la loro tendenza a sfruttare i lavoratori e come organizzare lo Stato in modo democratico. La storia ci dà nobili esempi di aderenza a tali impostazioni.
Purtroppo, negli ultimi decenni, è stata sottovalutata la tendenza del mondo industriale a controllare e guidare quello politico. Con l’inizio del XXI secolo, la vendita della prodotti ha fatto diventare la distribuzione popolare più potente della produzione dei beni. Poi, si è aggiunto il potere finanziario-assicurativo e il binomio commercio-economia virtuale, è diventato l’arma utilizzata per controllare e influenzare le politiche degli Stati. Se interpretiamo bene il conflitto Russia-Ucraina, il comportamento della NATO e quello della Cina, abbiamo la dimostrazione di quanto affermato.
A seguito di queste mutazioni, le società sono diventate liquide e difficili da governare e da orientare. Perciò, ci vorrebbe più intelligenza, più presbiopia e più vocazione politica. Invece, abbiamo improvvisazione, omologazione, disinformazione e Fake News, che , secondo Umberto Eco, sono aspetti di un “Fascismo psicologico”. Tale inquinamento mentale ha fatto aumentare le negatività del nostro paese, come l’ aumento delle diseguaglianze tra Nord e Sud, la desertificazione di vasti territori, con svalutazione del patrimonio edilizio, il quasi monopolio della Sanità privata, la chiusura di scuole per mancanza di alunni, l’ aumento degli assassini, le occupazioni di appartamenti da parte di immigrati, l’aumento dei clandestini e l’incontrollato mondo degli affitti a lavoratori fuori sede e a studenti.
Una clima politico, che fa intravedere un futuro ancora più catastrofico. Ad Avellino, per esempio l’anno venturo si dovrà votare per le amministrative. Ci sono stati già alcuni convegni e incontri, ma più per criticare gli eventuali avversari, che per far conoscere le proprie proposte. Avellino contiene tutti i tipi di negatività, innanzi elencate e, in più, riduzione degli abitanti, centinaia di appartamenti in vendita, numero crescente di saracinesche abbassate, scuole che devono essere accorpate e giovani con la valigia pronta, per partire. Tra aspiranti sindaci, consiglieri regionali e onorevoli non c’è nessuno che abbia avanzato qualche proposta.
Speriamo che nasca qualcuno con buone intenzioni e buona volontà.