I dieci giorni di tempo che si è preso Paulo Sousa per rispondere al rinnovo biennale esercitato dalla Salernitana avevano destato più di qualche perplessità. Timori che in queste ore si sono materializzati nell'offerta del Napoli, intenzionato a portare l'allenatore portoghese sulla panchina del “Maradona” per sostituire Luciano Spalletti. Un rischio, probabilmente, percepito dalla Salernitana che, al netto delle dichiarazioni di circostanza dalle quali emergevano serenità e fiducia, ha intuito di poter perdere il suo allenatore. D'altronde Paulo Sousa già alla vigilia dell'ultimo match di campionato aveva lasciato intendere in modo abbastanza chiaro che tra lui ed il club vi fossero posizioni distanti e che, un'eventuale chiamata di una big lo avrebbe potuto far vacillare.
La Salernitana, dopo aver incontrato più volte il portoghese, ha esercitato il rinnovo unilaterale del contratto. Il tecnico, dal canto suo, potrebbe liberarsi entro il 20 giugno, pagando la clausola rescissoria da un milione di euro.
Nel frattempo il club granata, oltre a valutare la questione dal punto di vista disciplinare (Sousa è ancora un tesserato della Salernitana), sta già valutando altri profili per farsi trovare pronto in caso di ribaltone. La scelta, in tal caso, ricadrebbe su di un allenatore che lavora con lo stesso modulo del portoghese, al fine di non snaturare l'ossatura della squadra. Farioli, Pirlo, D'Aversa, Iachini e Donadoni sono soltanto alcuni dei nomi disponibili e che in passato sono già stati sondati dalla Salernitana. In città, intanto, serpeggia tanta amarezza per il possibile addio di Paulo Sousa.