Femminicidi, in mille alla fiaccolata per Giulia «Rafforzare la rete dei centri contro la violenza»
Mentre il Governo varava la nuova stretta sui reati di violenza sulle donne a Napoli è sceso in piazza il popolo delle donne e degli uomini (pochi in verità) di Napoli e Campania per dire basta alla mattanza delle donne. Al grido di "Il maschio violento non è malato, è solo figlio del patriarcato" ieri in piazza del Plebiscito i manifestanti si sono riuniti per dire no alla violenza in memoria di Giulia Tramontano e di tutte le vittime di femminicidio. Presenti molte associazioni, istituzioni, sindacati e familiari di donne morte per mano di uomini violenti come Adriana, mamma di Stefania Formicola, uccisa dal marito nel 2018.
Ad organizzare l'iniziativa la Consulta regionale per la condizione della donna presieduta dalòla giornalista Ilaria Perrelli: "Siamo qui per confermare e testimoniare la forza dell’azione delle donne ma anche perché riteniamo che la repressione da sola non basti, c’è bisogno di affrontare il problema dal punto di vista culturale".
Il Comune di Napoli è pronto a indire una giornata di lutto cittadino e nel frattempo si lavora per mettere a sistema la rete di centri antiviolenza del territorio "Che sono tanti e lavorano bene ma hanno bisogno di continuità - sottolinea l'assessore Emanuele Ferrante - Per circa due anni le attività si sono svolte a singhiozzo, poi siamo intervenuti e stiamo lavorando per mettere in sinergia tutti i punti di ascolto e intervento. Ma è necessario che il Governo metta a bilancio risorse più cospicue e si faccia una programmazione a lungo termine, perché da soli i comuni non possono farcela"
«Tutte le volte che una donna prova a sottrarsi alle relazioni di potere viene ammazzata e il modo in cui viene studiata la modalità della sua soppressione dipende semplicemente dalla fantasia patriarcale del soppressore di turno - prosegue la Ferrante - Ai nostri Cav abbiamo due accessi al giorno, ma la situazione è molto più drammatica". Tra i partecipanti don Tonino Palmese ed Enrico Tedesco, presidente e segretario generale della Fondazione Polis, Patrizia Palumbo, presidente dell’associazione Dream Team di Scampia, i segretari generali di Uil Giovanni Sgambati, della Cisl Doriana Buonavita e della Cgil Cinzia Massa. Nel cerchio rosso con la moglie Anna Maria Carloni anche l'ex sindaco Antonio Bassolino che sottolinea: "Il problema non è delle donne, ma degli uomini. E' necessario che siano innanzitutto gli uomini a mettere in discussione il loro modo di relazionarsi con le donne".