Quel giorno di due anni fa lui aveva cercato di salvare il suo cane, ma era caduto nella stessa cisterna di acqua. Un dramma costato la vita ad Antonio Circelli, 78 anni, di San Bartolomeo in Galdo, vittima di un episodio accaduto il 14 luglio del 2021 in un terreno a Montefalcone Valfortore.
Una storia per la quale la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio di Antonio Pepe (avvocato Alfonso Fiorilli), 55 anni, di San Bartolomeo, e Antonio Brilli (avvocati Antonio Bruno Romano e Giuseppe Ricci), 39 anni, di San Giorgio La Molara, rispettivamente proprietario e affittuario del fondo agricolo teatro della tragedia. Il pensionato l'aveva raggiunto in compagnia dei suoi cinque cani di razza Segugio che avrebbe voluto addestrare, poi ne aveva legato uno ad un albero.
La corda si era però rotta e l'animale era precipitato in una 'vasca' distante un metro e mezzo, larga meno di un metro e profonda tre: una cisterna senza alcuna barriera, recinzione o parapetto. Il 78enne si era avvicinato al bordo e si era appoggiato alle pietre, che si erano inclinate all'interno ed avevano causato la caduta del malcapitato, morto al pari dell'animale.
Questa mattina era in programma l'udienza preliminare, che è però slittata al 10 gennaio del prossimo anno. I familiari del 78enne sono assistiti dall'avvocato Vittorio Fucci.