La procura di Benevento indaga per omicidio stradale e lesioni plurime in relazione alla tragedia avvenuta ieri notte in autostrada a Vallesaccarda, nella quale in due momenti separati tra loro si è verificato lo schianto tra alcune auto di extracomunitari e poco dopo l'incidente con il volo finale nella scarpata di un bus partito da Lecce e diretto a Roma.
"Non c'è nessun indagato al momento - fa sapere l'avvocato dell'autista del pullman Guerino Gazzella - attenderemo con fiducia il lavoro degli inquirenti e gli esiti degli accertamenti medico legali. Il mio assistito è sereno e si è mostrato sin dal primo momento collaborativo a tal punto che non gli è stata revocata neppure la patente di guida."
Gazzella, ha escluso ogni responsabilità da parte del suo assistito sulla dinamica dell’incidente evidenziando la grande tempestività di azione da parte di Giuseppe Soave durante le operazioni di salvataggio di tutti i passeggeri fino all’ultimo e la messa in sicurezza del mezzo prima ancora dell’arrivo dei vigili del fuoco.
E’ in coma intanto Alassane Loum nato in Senegal, 35 anni, domiciliato a Napoli (solo oggi si è giunti alla sua identificazione cosi come a quella del suo connazionale) Malick Fall nato in Senegal, 27 anni, domiciliato a Forlì trovato cadavere nella scarpata, dopo essere stato sbalzato dall’auto prima ancora che sopraggiungesse il bus in quell’inferno dell’A16 Napoli-Canosa a Vallesaccarda. Erano almeno in sei, e tornavano probabilmente da una festa rionale spariti poi nel nulla dopo aver lasciato le loro quattro auto incidentate oltre a merce varia contraffatta sulla carreggiata.
La quinta vettura finita nella carambola apparteneva a due giovani di San Giovanni a Teduccio rimasti fortunatamente illesi. Non esistono altre auto coinvolte.
L’unica persona ricoverata al Rummo oltre al senegalese è una ragazza australiana. La polstrada di Grottaminarda sta visionando i filmati di alcune telecamere.
Il procuratore Aldo Policastro ha evidenziato il lavoro rapidissimo svolto dalla postrada di Gottaminarda diretta in maniera attenta dal sostituto commissario Armando Mirra.
Una comunicazione quella relativa all'identificazione dei due, che serve a "consentire ai prossimi congiunti di esercitare i diritti riconosciuti dal nostro ordinamento ai congiunti delle vittime".