La maledizione dell'A16, ancora un bus in una scarpata come ad Acqualonga. L'incidente di oggi tra Vallesaccarda e Vallata ha fatto tornare alla mente di tutti la tragedia del viadotto di Monteforte del 2013 quando i morti furono 40. il più grave disastro autostradale italiano.
Il comandante dei vigili del fuoco di Avellino, ingegner Mario Bellizzi, ha seguito costantemente le operazioni di soccorso sin dalle prime luci del mattino dalla sala operativa di via Zigarelli.
“Noi abbiamo ricevuto questa chiamata di soccorso intorno alle quattro di stamattina da parte del personale sanitario del 118. Siamo intervenuti con due squadre perché, date le condizioni meteo, avevamo raddoppiato la presenza di squadre. quindi sono intervenute le due squadre di Grottaminarda, è intervenuta Bisaccia, è intervenuta la nostra squadra dalla sede centrale di Avellino. Quindi in tutto sono intervenute 23 unità per operare i primi interventi di recupero. In tutto registriamo 23 feriti, di cui uno grave e che mi risulta ricoverato a Benevento. Inutile dire che tutti abbiamo pensato ad Acqualonga".
Dinamica ancora tutta da chiarire, e ora al vaglio degli inquirenti. "Sappiamo che c'è stato un primo incidente che ha visto il coinvolgimento di cinque autovetture e subito dopo, a seguire il coinvolgimento di questo pullman che transitava in carreggiata ovest in direzione di Napoli, che si è trovato di fronte questi veicoli incidentati - spiega Giuseppe Della Porta di Autostrade per l'Italia - E da lì c'è stato un impatto che ha prodotto questo svio di questo mezzo che si è ritrovato poi lungo la scarpata della carreggiata".
"I mezzi - aggiunge - sono stati tutti quanti recuperati, sono finiti presso la sottosezione di Grottaminarda, dove verranno poi successivamente portati presso il deposito giudiziario per tutti gli accertamenti del caso.
Noi, come Autostrade per l'Italia, siamo intervenuti non appena abbiamo ricevuto la notizia, questa mattina intorno alle quattro, con personale di viabilità e di manutenzione, per mettere in sicurezza il traffico che sopraggiungeva sul luogo dell'incidente abbiamo provveduto in un primo momento ad un'uscita obbligatoria a Candela per il traffico che era diretto verso Napoli e successivamente, dopo meno di 2 ore, intorno alle 6:30, abbiamo riaperto il tratto tra Candela e Grottaminarda, attivando uno scambio di carreggiata".