Angri

A quarant’anni dalla sua dipartita, stamattina ad Angri, si è svolta la cerimonia di intitolazione della nuova strada “Bretella M2”, nei pressi di via Stabia, alla memoria di Diodato Ferraioli, l’imprenditore Angrese che ha dato lustro alla città di Angri attraverso la fondazione de “La Doria SpA”, una realtà economica e aziendale  di grande rilevanza a livello internazionale.

Diodato Ferraioli, imprenditore visionario, ha fondato l’azienda nel lontano 1954 insieme a sua moglie Anna, contribuendo significativamente allo sviluppo economico di Angri e offrendo opportunità di lavoro a numerosi cittadini.

Alla cerimonia di intitolazione e alla successiva conferenza stampa tenutasi presso Palazzo Doria, si sono riuniti la Famiglia, le Istituzioni, le autorità locali e alcuni cittadini, per rendere omaggio a Diodato Ferraioli e celebrare l’impronta imprenditoriale lasciata sul territorio. 

“La decisione di intitolare la strada Bretella M2 a Diodato Ferraioli è un riconoscimento doveroso per il contributo eccezionale dato alla città di Angri, e per il suo impegno nel promuovere lo sviluppo economico e sociale della comunità. La strada, che rappresenta un importante collegamento della nostra città ai territori limitrofi, sarà un costante ricordo della sua eredità, imprenditoriale e morale, un simbolo tangibile del profondo apprezzamento che la nostra comunità nutre nei suoi confronti", ha affermato il sindaco di Angri Ingegner Cosimo Ferraioli - "La sua storia di successo sarà per sempre un esempio ispiratore per le future generazioni di imprenditori locali e continuerà a influenzare positivamente la nostra città per molti anni a venire”.

“Ringrazio il Sindaco e tutta l’Amministrazione comunale per aver voluto  l’intitolazione di una strada di Angri a nostro padre” ha dichiarato l’Amministratore Delegato de La Doria Antonio Ferraioli. “Il retaggio morale  che ha lasciato  a noi tutti è principalmente nell’attaccamento alla propria terra, nell’assoluta dedizione al lavoro, nell’aver dedicato ogni risorsa allo sviluppo de La Doria, nella sua lungimirante visione di un’azienda che ha anche la funzione di contribuire alla crescita del territorio e della comunità locale.  Il mio auspicio è che  tali valori possano trasmettersi e continuare ad essere  sempre vivi anche  nelle nuove generazioni e che la storia di nostro padre possa ispirare i giovani a fare impresa con passione, impegno e intraprendenza perseguendo  anche il bene comune”.