I Tramontano sono «una famiglia distrutta» dal dolore, dalla perdita, dall’insensata violenza di Alessandro Impagnatiello. Giulia Tramontano è stata uccisa a coltellate, mentre in grembo portava il piccolo Thiago, quel bimbo mai nato, morto con la sua mamma in una tragedia che ha sconvolto l’Italia intera . Ma la nostra famiglia «resterà per sempre unita», spiega Chiara la sorella di Giulia. Unita come in quella vecchia foto che accompagna le parole di ringraziamento affidate ieri dalla sorella Chiara ai social. Ci sono tutti e cinque, avvolti in sciarpe e cappelli per il gelo, ma stretti in un abbraccio tra loro, vicini, e sorridenti. C’è Giulia, a sinistra: il volto sereno, incorniciato da luminosi capelli biondi che le escono dal berretto nero. Giulia, che aveva lasciato Sant’Antimo per Milano, dove «era arrivata cinque anni fa» e dove lavorava in smart working per una società che si occupa di hospitality. Una vita nuova al nord, ma le radici forti al sud, nella sua Sant'Antimo.
La famiglia, la disperazione
Giulia, Chiara, Marco, mamma e papà. Con una foto che immortala la famiglia Tramontano - al completo, sorridente, davanti al chiosco di un mercatino di Natale -, postata su Instagram, la sorella della 29enne uccisa dal compagno, reo confesso, Alessandro Impagnatiello, ha voluto ringraziare chi si è unito alle ricerche. «Grazie. Grazie di averci dato la speranza di trovarla. Grazie di averci creduto ed aiutato», si legge nella storia di Chiara Tramontano. «Grazie dal profondo del cuore di una famiglia distrutta, di fratelli che non hanno avuto la possibilità di cullare il nipote. Di genitori che sono stati privati del diritto di essere tali. La nostra famiglia sarà per sempre unita come in questa foto».
La famiglia piange anche il piccolo Thiago. Così si sarebbe chiamato il figlio di Giulia, che non vedrà mai la luce. Sarebbe nato fra meno di due mesi, se la sua mamma non fosse stata brutalmente uccisa. Marco, il fratello minore di Giulia Tramontano, lo ricorda nel biglietto che accompagna il mazzo di fiori deposto questa mattina in via Monte Rosa, dove è stato ritrovato il corpo senza vita della sorella. «X Giulia e Thiago. Per sempre nei nostri cuori. Mamma Papà Chiara Marco».
La disperazione di mamma Luciana
La mamma di Giulia, Luciana, negli ultimi mesi era impaziente di cullare il suo primo nipote, e aveva già adocchiato un corredino in un negozio di Sant’Antimo. Da subito si era allarmata. La figlia non poteva aver mollato tutto senza avvisare e senza restare in contatto.
«Grazie. Grazie di averci dato la speranza di trovarla. Grazie di averci creduto ed aiutato», è il suo ultimo messaggio, dopo una notte sospesa tra la speranza e la disperazione della scoperta: il corpo senza vita di Giulia, con in grembo il suo Thiago, uccisa a coltellate e bruciata , in quei bidoni . Una tragedia senza fine che ha scosso l'Italia intera.