Lauro

Dopo il via libera all’appalto per il ripristino funzionale del Centro di Protezione Civile di Lauro, il dirigente del Mir Giuseppe Rubinaccio, che si è battuto per l'attivazione della struttura di località Fusarelle, lancia un appello all'Unione dei Comuni: «bisogna accelerare per definire anche quelli che sono passaggi politici». Un nuovo passo, dopo che a febbraio, l’allora assessore Edoardo Cosenza aveva stabilito di intervenire sul caso, decidendo di impegnare una somma di 324 mila euro circa per mettere a nuovo il presidio, vandalizzato nel corso degli anni, con gravissimi danni per la funzionalità stessa della sede, che dovrebbe ospitare anche un presidio sul territorio dei Vigili del Fuoco di Avellino e del personale in congedo. A febbraio, il decreto firmato dal responsabile del Settore Italo Giulivo, aveva infatti stabilito: «di dover dare atto che la spesa prevista di 324.562,48 graverà sui fondi accantonati per imprevisti tra le somme a disposizione della Stazione appaltante del quadro economico approvato con decreto dirigenziale n. 212/2010 e che le risorse precedentemente impegnate con decreto dirigenziale n.313/2009 sono sufficienti a garantire tale spesa». E si attendeva proprio questa ulteriore svolta, che è arrivata.

Con la pubblicazione del bando relativo alla definizione del progetto esecutivo, quello redatto dal gruppo di lavoro guidato dal dirigente Nicola Di Benedetto e prossimo ad essere aggiudicato, nei termini della procedura avviata a fine luglio. Un intervento definitivo, dopo un braccio di ferro da parte della Regione Campania prima con la ditta nel frattempo fallita e con la curatela del fallimento e successivamente con la ditta individuata per la definizione dell’intervento che dera stata oggetto di un’interdittiva antimafia. E come emerge dalla determina di gara, l’intervento tanto atteso prevede «Gli interventi proposti hanno il principale obiettivo di ripristinare le parti impiantistiche che sono state oggetto di vandalizzazione e di rendere gli edifici funzionali e pronti per l’utilizzoper i quali sono stati progettati. Si evidenzia, altresì, che trattandosi di interventi di ripristino, le caratteristiche fisiche e tecnologiche ».

Ben 14 punti quelli su cui dovranno intervenire. Insomma, entro l’autunno si dovrebbe anche partire con i lavori. E su questa vicenda è intervenuto il dirigente del Mir Giuseppe Rubinaccio, che è stato in prima linea sul fronte Vigili del Fuoco e Regione per sbloccare gli interventi attesi per ripristinare la struttura. «Va dato atto - spiega Rubinaccio- che i funzionari regionali, in particolare il dott. Di Benedetto, hanno avuto ragione su interrogazioni capziose e fuori luogo e soprattutto su questioni sterili. Per ora posso dire che questo è un atto e un risultato, l’ennesimo per il Vallo, da parte della giunta guidata da Stefano Caldoro. Ora attendiamo la definizione dell’appalto. Intanto ci sono alcuni punti che mi preme evidenziare. A partire dalla possibilità che i dipendenti della Protezione Civile possano essere impegnati nel presidio, che è la prima e più importante conseguenza. Ma anche all'attivazione del presidio dei Vigili del Fuoco volontari, che grazie alla coraggiosa rinuncia dell'allora sindaco di Quindici Liberato Santaniello è stato possibile attivare, con il disco verde da parte del Ministero dell'Interno».

Rubinaccio ribadisce la necessità di un impegno politico e amministrativo: «Per l'Unione dei Comuni è arrivato il momento di fare la propria parte, attivando le procedure necessarie affinché si raggiunga l'attivazione del presidio, così come si è lavorato in questi mesi. A partire dalla delibera voluta a febbraio dal professore Cosenza. Questa è stata una battaglia condotta a favore del territorio, nonostante chi abbia voluto mettere i bastoni tra le ruote in un maldestro tentativo di sabotaggio. Alla fine però il risultato ottenuto, mai per fini o scopi personali, dimostra che le battaglie sono state vinte a sostegno di tutto il Vallo di Lauro». 

 

Redazione