"A nome di tutta Napoli e della Città metropolitana esprimo le mie piú sentite condoglianze e vicinanza alla famiglia di Giulia. Questo ennesimo femminicidio ci lascia con il cuore pieno di tristezza ed evidenzia la necessità di proseguire il percorso da noi avviato come Istituzioni pubbliche per fortificare i centri antiviolenza affinché questi episodi non accadano più". Così il sindaco di Napoli e metropolitano Gaetano Manfredi. Giulia Tramontano era originaria di Sant'Antimo (Napoli) ma viveva da cinque anni in Lombardia. Lavorava come agente immobiliare, conviveva con Impagnatiello e i due aspettavano un figlio
Per gli inquirenti "è omicidio premeditato"
Nessuna improvvisazione, quello di Giulia Tramontano è stato un omicidio premeditato compiuto dal fidanzato Alessandro Impagnatiello. Il barman ha ucciso la sua compagna e futura madre di suo figlio (Giulia era incinta di sette mesi) studiando come fare, quando agire, come sbarazzarsi del corpo, poi ha tentato di depistare le indagini inviando messaggi a nome della ragazza e presentandosi in caserma a denunciarne la scomparsa. A queste conclusioni sono giunti gli inquirenti che indagano sul caso della 29enne scomparsa sabato scorso da Senago (Milano) e ritrovata cadavere nella notte tra mercoledì e giovedì. Il fidanzato, il barman Alessandro Impagnatiello, ha confessato e ora dopo ora si ricostruisce cosa è accaduto tra i due.
"Questo omicidio oggi lo qualifichiamo come omicidio premeditato", spiega il generale di Brigata e comandante provinciale dei carabinieri Iacopo Mannucci Benincasa, durante la conferenza stampa indetta oggi 1 giugno al tribunale di Milano per l'omicidio di Giulia Tramontano. Per chi indaga Alessandro Impagnatiello "ha ucciso la persona che diceva di amare e che portava in grembo il figlio che stava per nascere", aveva "già in animo l'intenzione di ucciderla prima di incontrarla" e "si è accanito sul corpo per disfarsene dandogli fuoco".
Il procuratore: "Mai andare a incontri chiarificatori"
"La cosa importante che questo omicidio deve insegnare a noi donne è che non bisogna mai andare all'incontro per una spiegazione. È un momento da non vivere mai perché estremamente pericoloso", dice il procuratore aggiunto Letizia Mannella, nel corso della conferenza stampa sull'omicidio di Senago. Mannella chiarisce quindi che quello di Giulia Tramontano è "femminicidio" e la vicenda "va inquadrata nell'ambito del codice rosso: rappresenta la tragica conseguenza di atteggiamenti di violenza del compagno sopportati dalla donna. È stata uccisa in quanto donna, compagna di persona che non la voleva più".