Avellino

La iatrogenesi indica l’insieme degli effetti indesiderati provocati dall’assunzione di uno o più farmaci. Essa riguarda numerose sostanze che possono modificare gli equilibri endocrini e/o metabolici, e in conseguenza indurre delle malattie endocrine iatrogene.

Nella storia del farmaco, i glicocorticoidi di sintesi (cortisonici), scoperti dai chimici e medici Kendall, Reichstein, e Hench, hanno rivoluzionato il trattamento delle malattie infiammatorie. Pertanto gli scopritori sono stati premiati nel 1950 con il premio Nobel per la fisiologia e la medicina, malgrado la descrizione fin dall’epoca di effetti indesiderati talvolta severi. Da quella data la storia della farmacopea è stata costellata da numerosi altri esempi di malattie endocrine iatrogene riguardanti un gran numero di ghiandole e/o di funzioni endocrine. Si possono citare l’ipofisi, la tiroide, le surrenali, le gonadi, ma ugualmente il pancreas endocrino e l’equilibrio glicemico e calcico.

I meccanismi potenzialmente implicati in questa iatrogenesi sono numerosi, con alterazione dei tassi di produzione ormonale, dei circuiti di regolazione endocrina, del trasporto degli ormoni in circolo, della loro capacità di legarsi ai recettori, etc. In questi ultimi 15 anni sono emerse nuove iatrogenesi come per esempio gli inibitori dei punti di controllo immunitario che hanno sconvolto le terapie oncologiche che presentano molti effetti indesiderati riguardanti alcuni sistemi endocrini.

Si ricorda sempre la iatrogenesi endocrina dei chemioterapici convenzionali e degli inibitori delle tirosin-chinasi. Gli oppiacei, impiegati in modo crescente dagli anni 2000, rappresentano un vero problema della salute pubblica, per gli effetti deleteri sulle gonadi e sui surreni. Parlando ancora dei cortisonici non dimentichiamo gli effetti di rarefazione del tessuto osseo. Un discorso a parte merita una iatrogenesi che corrisponde ad azioni deleterie che derivano dall’uso accidentale, illecito e sconsiderato di molecole ad azione endocrina, magari in forma occulta, in corso di doping sportivo.

L'autore è Medico - Endocrinologo