Avellino

"Luoghi come il Santuario di Montevergine sono pilastri dell'occidente, raccontano la nostra storia e la nostra cultura" Queste le parole del ministro della cultura Gennaro Sangiuliano non appena è giunto, pochi minuti fa, a Montevergine in occasione dell'apertura dell'anno giubilare Vergeniano. Una grande folla di fedeli ha accolto il segretario di Stato Vaticano, il cardinale Pietro Parolin, giunto da Roma per il nono centenario della fondazione dell'abbazia di Santa Maria in Montevergine. Il cardinale, che era già stato ospite del santuario di Mamma Schiavona lo scorso mese di settembre, è stato nominato legato pontificio da papa Francesco. Il Segretario del Papa ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Mercogliano. Il sindaco D'Alessio ha consegnato la chiave della cittadina realizzata in terracotta e rivestita di oro zecchino.

"Può essere un pericolo dare la chiave della propria casa a qualcuno: può entrare in qualsiasi momento. So però che sarò sempre ben accolto". Queste le parole pronunciate sorridendo del cardinale Pietro Parolin, dopo la consegna delle chiavi della città di Mercogliano e la cittadinanza onoraria.

A Montevergine questa mattina sono presenti ache il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi e il governatore campano Vincenzo De Luca. Sono saliti sul santuario con la Funicolare accompagnati dal sindaco di Mercogliano Vittorio D'Alessio, e da tutte le massime autorità civili e militari del territorio. 

"Fede per la Madonna di Montevergine è cresciuta e si è rafforzata nelle storie dei tanti emigranti che hanno lasciato queste terre e che hanno visto in Lei le radici di questo territorio" ha dichiarato il presidente della Regione Campania nel suo intervento di saluto ricordando il grande valore unificante della fede nella Madonna Nera di Montevergine per chi nell'ultimo secolo ha lasciato l'Irpinia. 

La missione pontificia che accompagna il porporato è composta dall'abate ordinario dell'abbazia territoriale di Subiaco, dom Mauro Meacci e dall'abate ordinario dell'abbazia territoriale di Santa Maria di Monte Oliveto Maggiore, don Diego Gualtiero Rosa. Per la comunità benedettina di Montevergine e per tutti i fedeli della madonna nera, questa del 28 maggio è una data che segna l'inizio di un anno denso di significato sotto il profilo spirituale.