Avellino

La fase di stand-by in casa Avellino prosegue, ma con un profilo ben definito per il futuro, l'ingresso di Giorgio Perinetti nell'organigramma societario. Da Ernesto Salvini al dirigente capitolino: tutto in un mese con il 9 maggio che sembrava spartiacque, ma con l'ex direttore generale del Siena, che aveva iniziato il lavoro sottotraccia per la società biancoverde, non si è completato l'iter che avrebbe portato al nero su bianco e all'ufficialità dell'incarico.

Prima decade di giugno spartiacque

Ora c'è Perinetti nelle idee della società irpina, ma l'Avellino dovrà attendere ancora, almeno il 2 giugno, day after del secondo match del playout tra il Brescia e il Cosenza. Il dirigente romano è il responsabile dell'area tecnica delle rondinelle, chiamate a ribaltare l'1-0 dei rossoblu nella gara d'andata al "San Vito - Gigi Marulla". Da quel momento può davvero concretizzarsi ciò che il club ha in mente per l'estate dopo il cambio di programma improvviso che si è generato nel mese di maggio. C'è, inoltre, il tema allenatore con la posizione di Massimo Rastelli che appare blindata dal contratto (scadenza 30 giugno 2024 e rinnovo automatico fino al 2025 in caso di esonero), ma non dai risultati conseguiti con la crisi tecnica che ha portato i lupi alla sola salvezza diretta senza playoff. La prima decade di giugno appare decisiva per tanti aspetti.

Alle 20.30 l'andata del secondo turno nazionale

Nel frattempo in Serie C è il giorno delle sfide d'andata dei quarti di finale promozione. Alle 20.30 Foggia-Crotone, Vicenza-Cesena, Lecco-Pordenone e Pescara-Entella: gare in contemporanea con il ritorno fissato per mercoledì. Grande attesa per il rush finale nei playoff con la lotta per il quarto pass valido per la Serie B 2023/2024.