Anche un minore di 17 anni è stato sottoposto a fermo nell'ambito delle indagini sul ferimento di un'intera famiglia, nella serata di ieri a Sant'Anastasia, in provincia di Napoli. Il ragazzo è ritenuto il complice del 19enne già sottoposto allo stesso provvedimento nel pomeriggio di oggi. I reati contestati sono tentato omicidio e porto illegale di arma in concorso.
Le indagini, condotte dai carabinieri della Compagnia di Castello di Cisterna, sono state coordinate dai magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Napoli e dalla procura presso il tribunale per i Minorenni. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il 17enne era in compagnia di Emanuele C., intorno alle 23 in piazza Ammiraglio Carlo Cattaneo, in sella a uno scooter in movimento quando avrebbero esploso almeno dieci colpi d'arma da fuoco dove erano presenti cittadini e avventori di alcuni bar e gelaterie. Le armi utilizzate, un revolver e un mitra, sono state dapprima ostentate dai due giovani con atteggiamento aggressivo e poi utilizzate in un successivo passaggio a bordo dello scooter sparando verso la piazza.
Durante la sparatoria nel bar c'era una festa per bambini
Era in corso un festa a cui stavano partecipando una decina di bambini di 12 anni nel bar-gelateria di Sant'Anastasia contro il quale hanno sparato una raffica di proiettili due giovani, in sella a uno scooter, entrambi ora sottoposti a fermo con l'accusa di tentato omicidio e porto illegale di arma in concorso. Nel raid sono rimasti lievemente feriti due coniugi mentre la loro figlia, di 10 anni, colpita alla testa, è stata operata due volte e adesso è ricoverata in prognosi riservata nell'ospedale Santobono di NAPOLI.