San Marco dei Cavoti

Quel che scoprì Keys nel Cilento potrebbe replicarsi nel Fortore? E' possibile. E' quello che potrebbe emergere dallo studio che vedrà uniti i ricercatori del Pascale di Napoli, l'Asl di Benevento, la Comunità Montana del Fortore e i Comuni Fortorini, in base al protocollo firmato oggi a San Marco dei Cavoti.
Si studieranno gli anziani fortorini, la loro caratteristica di arrivare in buona salute in età avanzata.
Un accordo che ha illustrato il dottor Luigi Buonaguro, direttore del  laboratorio Modelli Immunologici Innovativi: “Questa collaborazione nasce da alcune osservazioni fatte in istituto: abbiamo identificato una similitudine notevole tra molecole espresse dai tumori e molecole espresse da agenti microbici come virus, batteri o altri. Quindi vogliamo verificare se la memoria immunitaria che ognuno di noi ha nei confronti di questi microrganismi ci dia protezione nei confronti dei tumori. Nelle nostre zone c'è una percentuale molto elevata di soggetti sani che raggiungono un'età superiore ai novanta anni che studieremo in paragone ai pazienti oncologici, per vedere se troviamo differenze in questa memoria immunitaria che possa suffragare questa ipotesi”.
In caso la risposta fosse positiva: “Sarebbe importante, perché non solo si parla di protezione a livello individuale, ma se noi identifichiamo queste molecole e microrganismi potremmo utlizzarli per sviluppare vaccini in tutta la popolazione”.
 

Soddisfatto anche il dg del Pascale Attilio Bianchi: “E' una splendida giornata. L'idea è forte: vogliamo capire cos'è che consente ad alcuni soggetti di sopravvivere negli anni indenni da tumori. Quindi comprendere a livello genomico, di genetica, di composizione dei microrganismi cosa porti a ciò. Se arrivano risposte positive sarebbe splendido arrivasse in questa comunità e in questa maniera, con Asl, noi e il territorio uniti per lo scopo”.

 

Anche il direttore Asl Benevento Volpe ha commentato positivamente lo studio: “E' un progetto che nasce da un'intesa con Pascale e Comunità Montana Fortore. Questa ricerca si fonderà anche sul lavoro dei nostri collaboratori, che opereranno con il Pascale. Nei nostri poliambulatori si faranno tutti gli accertamenti diagnostici e li invieremo al Pascale”.
Un modello replicabile? Sì secondo Volpe: “Esempio lampante di lavoro che nasce dal coinvolgimento anche dei sindaci, che avranno il compito di far comprendere l'importanza di questa ricerca”.

E Zaccaria Spina, presidente della Comunità Montana del Fortore ha spiegato: “Per noi è motivo di grande orgoglio avere ospiti così importanti. Siamo arrivati a questo accordo grazie alla mia amicizia con il direttore Buonaguro, che mi ha illustrato la sua idea di questa ricerca scientifica sulla popolazione ultraottantenne non oncologica e siamo rimasti entusiasti”.