Napoli

«Oggi in Consiglio regionale, grazie all'approvazione unanime di una mia mozione sul "workers buyout", abbiamo fatto un piccolo grande passo nella tutela dei posti di lavoro nella nostra regione. Il “workers buyout” è uno strumento che se adeguatamente valorizzato può avere un impatto importante sui lavoratori delle aziende che operano in un contesto di crisi industriale e che rischiano la chiusura. Una legge nazionale del 1985, la legge Marcora, ha infatti istituito un Fondo destinato alla salvaguardia dell'occupazione attraverso il sostegno alla formazione di imprese cooperative tra dipendenti di aziende in crisi, rilevandole e trasformandosi in datori di lavoro di loro stessi, potendo investire come capitale il loro Tfr e l’indennità di disoccupazione.

Esistono esempi virtuosi già in atto sul nostro territorio, con aziende rilevate dai lavoratori e salvate dalla chiusura, che oggi fanno utili grazie alla partecipazione e all’entusiasmo dei dipendenti-soci.

Il mio impegno personale nella salvaguardia dei posti di lavoro passa anche attraverso questo strumento, che a livello nazionale ha visto un notevole incremento delle risorse utilizzate e che in Campania non trova ancora adeguata applicazione, nonostante i finanziamenti già stanziati dall'amministrazione regionale - spiega la Vicepresidente del Consiglio regionale e componente del Gruppo Misto, Valeria Ciarambino - L'impegno della Regione Campania deve essere quello di promuovere e valorizzare sempre più questa misura, oggi poco conosciuta e poco praticata, facendo rete con tutti gli attori istituzionali deputati e offrendo formazione ai lavoratori interessati all'avvio di un'esperienza di WBO per salvaguardare il proprio posto di lavoro.

Ciò è necessario soprattutto in una regione come la nostra interessata da preoccupanti e crescenti fenomeni di desertificazione industriale. 

L’obiettivo della mia mozione è dunque quello di porre in essere quelle azioni che consentano di rendere il WBO una risposta di carattere strutturale con specifiche misure economiche di aiuto e garanzie finanziarie, attraverso il coinvolgimento di tutte le parti, dagli ordini professionali alle associazioni delle cooperative e le organizzazioni sindacali, e stipulando protocolli d'intesa con Inps e agenzie delle entrate perchè si adottino prassi uniformi circa l'erogazione e i trattamenti fiscali delle risorse investite dai lavoratori. Dobbiamo creare un percorso virtuoso che consenta a questa misura di entrare a pieno titolo tra gli interventi per salvaguardare l'occupazione sul nostro territorio e consentire ai lavoratori di proseguire nel proprio lavoro con più dignità e orgoglio» ha concluso la Ciarambino.