Avellino

Gli studenti del liceo scientifico Mancini di Avellino adottano il Casino del Principe, uno degli edifici storici più importanti del capoluogo irpino, residenza della dinastia Caracciolo risalente al 1591, costituiva l’accesso al parco attiguo al castello ed era una delle “sette meraviglie del Regno di Napoli” . 

Oggi arriva alla sua seconda edizione il progetto promosso dal Liceo scientifico cittadino, che mira a creare un permanente “Laboratorio di futuro”, un momento di educazione al rispetto e alla tutela del patrimonio storico-artistico e più in generale dell'ambiente, che riconosce la centralità della scuola nella formazione della cultura e dei comportamenti dei cittadini ed individua nelle giovani generazioni il soggetto privilegiato per l'affermazione di una nuova consapevolezza del bene culturale.

Cosa significa nuova consapevolezza? Significa imparare a riconoscere i beni culturali come emergenze monumentali e insieme manufatti antropologici, radicati nel tessuto culturale e sociale di una comunità, segno forte della sua identità e, al tempo stesso, veicolo di sentimenti di appartenenza, di solidarietà, di condivisione.

Adottare un monumento non significa solo analizzarlo in tutti i suoi molteplici aspetti, ma anche prenderlo sotto tutela spirituale e dunque sottrarlo all'oblio e al degrado averne cura tutelarne la conservazione, diffonderne la conoscenza, promuoverne la valorizzazione. Solo così quel patrimonio culturale e locale può diventare una risorsa da vivere e far vivere.

L'evento del 26 maggio al Casino del Principe 

L'evento si svolgerà il prossimo 26 maggio alle ore 19,30 presso il Casino del Principe alla presenza della dirigente Prof.ssa Paola Anna Gianfelice e del sindaco di Avellino Gianluca Festa. Interverranno il prof. Giovanni Multari Professore Associato presso il Dipartimento di Architettura dell'Università degli Studi di Napoli Federico II che ha curato con lo studio Corvino Multari il progetto di restauro della Dogana di Avellino. Modera il prof. Luigi Raia.