Avellino

Ad Avellino per una raccolta firme contro la caccia, l'ex Ministro 5 Stelle Sergio Costa rilancia sui grandi temi dello sviluppo, ma parte nella sua analisi dall'emergenza del dissesto idrogeologico, dopo i drammatici fatti dell'Emilia-Romagna.

Dissesto idrogeologico: "I soldi ci sono"

“L'Italia è uno dei Paesi al mondo che ha la più alta percentuale di fragilità per alluvioni, frane e dissesto idrogeologico. Stiamo parlando del 94% dei Comuni, quindi praticamente tutta Italia. Il secondo elemento è che i soldi vanno spesi bene. Non è vero che i soldi non ci sono, i soldi ci sono e ne sono certo”.

Autonomia differenziata: "Sud penalizzato"

Poi il discorso si sposta sull'autonomia differenziata: “Sud penalizzato. L'autonomia differenziata si fonda su un elemento di base, è che il cosiddetto residuo fiscale, cioè tutto ciò che si produce in una regione per il 90%, rimanga su quella regione. È chiaro che dove ci sono attività produttive maggiori rimane il 90% su quel territorio. Penso alla Lombardia, penso al Piemonte pensando Emilia Romagna, poi alla Toscana, penso al Friuli Venezia Giulia e così via. Dove ce n'è di meno ne arriverà di meno. Quindi si allarga la forbice delle differenze. E poi i Comuni più piccoli sono quelli che più ne soffriranno,specialmente quelli del Sud”.

Amministrative: "Sì al campo largo ma con contenuti"

Costa riserva un passaggio anche sulle amministrative in programma ad Avellino nel 2024. “Il campo largo non è un insieme di colorazioni e di partiti, è una progettazione, una visione concreta. Allora, se costruito così, ben venga. Se invece è costruito come una cosiddetta fusione a freddo soltanto per potersi presentare tutti uniti, io non concordo. Stando alle opzioni che tale Viva sta presentando attualmente in Parlamento siamo distanti anni luce”.

Aree interne: "Servono Zes e infrastrutture"

Chiusura sul rilancio delle aree interne. Costa espone la sua ricetta. “Si rilanciano in due modi, secondo me anzitutto uno con una vera defiscalizzazione delle aree interne, una defiscalizzazione che per esempio io quand'ero ministro, ha fatto con le zone economiche e ambientali. Che vuol dire? Che in zone belle come queste e belle dal punto di vista naturalistico, si possa anche agevolare l'inserimento delle attività produttive green. Questo governo non l'ha voluta rifinanziare. E poi le infrastrutture. Nel Pnrr, che ha portato con le risorse 209 miliardi, non vedo una opzione forte sulle infrastrutture"