Benevento

L'Italia è bellissima e meravigliosa, non ha eguali nel mondo. Quale altro Paese può vantare il rispetto che nutriamo, perchè insito nel Dna, del principio di non colpevolezza, in cui la notizia di una indagine non si trasforma immediatamente in un giudizio di responsabilità a seconda delle stagioni? Da noi nessuno punta il dito contro gli altri prima che venga emessa una sentenza definitiva, nessuno si azzarda a strumentalizzare per bieche e meschine ragioni di opportunità, per interessi economici ed editoriali.

Quale Paese può rivendicare con orgoglio una classe politica come la nostra che fa della coerenza la bandiera da sventolare, che non cerca di riscrivere la storia per soddisfare gli appetiti nostalgici, che non passa dalle urla sguaiate alla richiesta di evitare polemiche, che non fa della propaganda a buon mercato la ragione sociale della sua azione, che non criminalizza chi ha idee diverse, che non vellica il populismo a buon mercato, che non piazza, di volta in volta, i suoi fedelissimi per incassarne il servilismo necessario a fare carriera?

E poi, vogliamo parlare dello spettacolino che le tv non mettono in scena ogni giorno, ogni ora, con un finto contraddittorio che serve soltanto ad assecondare i potenti di turno, della retorica ipocrita che non viene sparsa come miele, del continuo botta e risposta che non viene fatto a colpi di veline e dichiarazioni che nelle intenzioni dovrebbero raggiungere una opinione pubblica completamente disintressata, ma che si risolvono solo nell'autoreferenzialità degli addetti ai lavori?

Grazie al cielo, nella nostra Italia tutto ciò non succede, nessuno può azzardarsi a darci lezioni di ogni tipo, nessuno blatera, a nome anche di quanti non lo hanno votato e mai lo faranno, dal piedistallo sul quale si è autoissato. Svegliati, mi sussurra all'orecchio, all'improvviso una voce. Ti rendi conto di ciò che stai scribacchiando, mica crederai ancora alle favole?