Scafati

"Apprendiamo dagli organi di stampa che con la determina dirigenziale n 43 del 24/8 il settore servizi sociali ha disposto l'erogazione di un contributo 'una tantum' pari a 3600 euro a 12 famiglie su 16 facenti richiesta. Non contestando il principio di fondo che vede il sostegno al cittadino in difficoltà, ci poniamo tuttavia dei quesiti scaturiti da questa determina".

"Innanzitutto ci chiediamo come sia possibile che su una popolazione di circa 60 mila abitanti, solo 16 famiglie abbiano partecipato alla richiesta del contributo. Abbiamo constatato infatti in questi anni come il numero delle famiglie in difficoltà sia molto più esteso e ci chiediamo dunque se il dato significativo della partecipazione di solo 16 famiglie, non sia il sintomo di una non adeguata informazione a tutti i cittadini del contributo".

"Il secondo quesito che ci preme sottolineare è l'anonimato della determina : in essa non sono specificati nè i nomi delle 12 famiglie ammesse al contributo nè quelle delle 4 famiglie escluse. Inoltre benché nella determina viene dichiarata la somma totale del contributo, non viene specificato come essa sarà ripartita.

"Ci chiediamo dunque il perché non sia stato adottato lo stesso criterio di trasparenza presente nel contributo buoni libro dove vengono invece  specificate in allegato, le somme e i dati degli ammessi ed esclusi al contributo. Ci auguriamo infine che questo contributo avvenuto in periodo prossimo alle ormai già note elezioni, non sia una delle classiche manovre elettorali che purtroppo da anni siamo abituati a vedere."

 

 

Redazione Sa