Candelora senza Luxuria. La madrina del Femminiello Pride non sarà in Irpinia per eventi introduttivi e Candelora a Montevergine del 2 febbraio. Lunedì dunque omaggio a Mamma Schiavona ma senza Vladimir Luxuria (foto tratta dal web, ndr) assente per motivi personali. A dieci anni dal primo "Femminiello Pride" l'evento simbolo della rivendicazione dei diritti delle persone omosessuali torna tra battaglie e supereroi. Uomini, martiri e supereroi è il titolo della nuova edizione. Travestimenti, canzoni e suoni anche quest'anno accompagneranno l'ingresso in chiesa, tra antichissime preghiere e candele accese.
Domani ancora eventi aspettando la salita a Montevergine, ore 17, nella sala conferenze della Torre di Summonte "Sentieri mediterranei incontra la Candelora, incontro tra culture differenti". Sempre domenica sera appuntamento alle ore 20 alla Casina del Principe con Omomovies film festival in collaborazione con lo Zia Lidia Social Club. Lunedì mattina alle ore 10 si sale a Montevergine per la tradizione millenaria della Candelora.
LA STORIA. Il popolo gay anche quest'anno incontrerà la sua Signora, la Mamma Schiavona "che tutto concede e tutto perdona". L'intera costellazione raccolta sotto la sigla LGBT (Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender) diventa di fatto la nuova protagonista di un antichissimo pellegrinaggio in onore della Vergine.
Secondo la leggenda fu proprio lei, nel 1256, a salvare due giovani omosessuali che, in seguito allo scandalo provocato dalla loro relazione, erano stati legati a un albero e abbandonati a morire di stenti sulla montagna. Il miracolo fu visto come segno di protezione e da allora gli omosessuali divennero devotissimi della Madonna di Montevergine.
Ma molti secoli prima di Cristo a salire sul Partenio erano i Coribanti, i preti eunuchi di Cibele, la grande madre nera, simbolo femminile della natura. Il suo tempio sorgeva proprio dove adesso c'è il santuario mariano.
Processioni a base di canti, balli e suoni di tamburo ci sono da sempre a Montevergine.
Il Femminiello Pride. La festa della Candelora, che celebra la presentazione di Gesù al tempio e la purificazione di Maria, è la festa dei femminielli, delle trans, delle travestite e degli omosessuali della Campania che il 2 febbraio si recano in processione al santuario a ringraziare Mamma Schiavona, protettrice dei diversi.
Il primo “Femminiello Pride” nacque in risposta all’abate Tarcisio Nazzaro che aveva scacciato i femminielli dal santuario, accusandoli di profanare un luogo sacro. L’indignazione di fronte a quell’atto diede vita al primo “Femminiello Pride” che si svolse a Montevergine nello stesso febbraio 2002, circa una settimana dopo la “cacciata”. Da allora la festa della Candelora è cresciuta, divenendo qualcosa di più di un semplice evento o di una scadenza da mantenere, rispettare o ricordare.
Nel corso degli anni la Candelora lgbtq si è andata affiancando al rito religioso, mantenendo attentamente un atteggiamento di rispetto nei confronti della tradizione, della religiosità delle persone che vi si recano, del santuario e dei monaci, con i quali è stata costruita una relazione di pacifico accordo e collaborazione.