Salerno

Tra i protagonisti di questa stagione della Salernitana c’è sicuramente Morgan De Sanctis. Arrivato in estate per sostituire Walter Sabatini, il ds granata ha dovuto sudare non poco per battere lo scetticismo che ha accompagnato parte della sua gestione. Mugugni e polemiche cancellate dai fatti. De Sanctis, infatti, è riuscito a costruire un organico di qualità che, specie in prospettiva, potrebbe fare la fortuna della Salernitana. Dia è sicuramente la ciliegina sulla torta del mercato: il senegalese sarà riscattato dal Villareal per 12 milioni e potrebbe rappresentare una ricca plusvalenza per la società del presidente Iervolino. Ma sono tanti i pezzi pregiati della rosa granata che fanno gola in Italia e all’estero: a cominciare da Coulibaly e Mazzocchi, entrambi blindati da De Sanctis quando la loro permanenza sembrava essere in forte dubbio. Prima di pensare al futuro, però, la Salernitana vuole chiudere la pratica salvezza. Un traguardo che, ironia della sorte, potrebbe arrivare proprio all’Olimpico contro la Roma, squadra dove De Sanctis ha lasciato in pezzo di cuore. In giallorosso ha chiuso la carriera da portiere in Italia, collezionando 75 presenze in tre stagioni. Ma a Trigoria il direttore sportivo della Salernitana ha mosso anche i primi passi da dirigente, ricoprendo il ruolo di team manager. Un’esperienza che ha formato De Sanctis sia dal punto di vista umano che sportivo. Adesso, proprio contro il suo passato, Morgan potrebbe centrare la prima vittoria della sua carriera da dirigente. Uno strano scherzo del destino…