Ravello

Arrivano le prime determinazioni da parte della Procura di Salerno dopo l'incidente di Ravello costato la vita al 28enne di Agerola, Nicola Fusco. Il giovane, alla guida del bus di famiglia (al momento dell'impato vuoto) era precipitato lo scorso 8 maggio da uno dei tornanti della Costiera Amalfitana.

Sono 18 le persone iscritte nel registro degli indagati: quasi tutti (15) sono dipendenti della Provincia di Salerno, Ente che ha la responsabilità della strada teatro della tragedia. Nell'elenco figurano anche i familiari di Fusco: il papà (titolare dell'azienda di trasporto turistico) e una delle due figlie, oltre al direttore tecnico della società. In questo caso si ipotizza il mancato rispetto di norme relative alla sicurezza sul lavoro.

Per tecnici, dipendenti e funzionari della Provincia di Salerno, invece, le ipotesi di reato, a vario titolo, sono concorso di cause, di cooperazione, di cooperazione di delitto colposo e di omicidio colposo.

Il pm Carlo Rinaldi, titolare dell'inchiesta, ha conferito l'incarico all'ingegnere Alessandro Lima di Avellino per la perizia tecnica su asfalto e muretti, con l'intento di ricostruire la dinamica dell'incidente. 

Il mezzo è ancora sul luogo dell'incidente: le operazioni di rimozione, maltempo permettendo, si terranno la prossima settimana. Nelle prossime ore sarà anche eseguita l'autopsia sul corpo di Nicola Fusco, dopodiché la salma sarà restituita ai familiari per i funerali, che si terranno ad Agerola.