Benevento

Il passaggio generazionale all'interno delle piccole e medie imprese resta uno step delicato e non certo semplice ma necessario per la crescita aziendale. Questo il tema al centro del 6° Incontro Itinerante organizzato questo pomeriggio dalla sezione Manifattura, Impiantistica e Meccatronica di Confindustria Benevento nell’azienda I.ME.VA. spa nella zona industriale di Ponte Valentino a Benevento.

“Il ricambio generazionale - per Clementina Donisi Vice Presidente Confindustria Benevento - rappresenta un momento importante per le imprese, talvolta critico per la continuità aziendale. La realtà economica italiana si basa su una moltitudine di piccole se non piccolissime imprese, tra queste molte a conduzione familiare dove ruoli e norme operative non sono ben definiti.
Ma le imprese familiari – continua Clementina Donisi - rappresentano i maggiori pilastri dell'economia italiana, sono state capaci durante la crisi prima e la pandemia poi, di assicurare sviluppo, salvaguardando più di altre i livelli occupazionali. Probabilmente i fattori che hanno contribuito a questo risultato sono la determinazione, il coinvolgimento personale, la visione di lungo periodo e il radicamento sul territorio”. Tradizioni e garanzia data da famiglie di imprenditori da generazioni che hanno però spesso bisogno dell'impiego di forze esterne.

Le PMI devono infatti fare i conti con mercati sempre più frenetici e richieste di innovazione sempre più sfidanti ed oggi vi è maggiore consapevolezza dell’importanza di gestire in modo corretto il passaggio di testimone affinchè una delle fasi più complesse della vita di un’impresa familiare si trasformi in un’opportunità di miglioramento e di crescita.

“Il tema è molto vasto – spiegano da Confindustria - e coinvolge aspetti imprenditoriali, umani, giuridici e culturali. Da qui nasce l’esigenza di questo approfondimento tematico odierno perché abbiamo osservato che anche nel nostro territorio gran parte delle aziende è a conduzione familiare e spesso non vi è una separazione tra famiglia e impresa, tra proprietà e gestione dell’azienda, fra legami affettivi familiari e legami lavorativi…al contrario si riscontra una sovrapposizione fra azienda, famiglia e patrimonio.

Il passaggio generazionale – conclude Donisi - rappresenta dunque una delle fasi più complesse della vita di un’impresa e andrebbe preventivamente pianificato per evitare fenomeni disgregativi che potrebbero essere letali per la competitività di aziende che già soffrono per la scarsa patrimonializzazione “. Ringrazio i colleghi per l’ospitalità e per la possibilità di affrontare un argomento così delicato proprio attraverso l’esperienza diretta di coloro che lo hanno vissuto e lo stanno metabolizzando in questo momento.”

Per i vertici di I.ME.VA. spa “Il passaggio generazionale è un processo molto importante perché rappresenta uno dei momenti cruciali per la sopravvivenza dell’azienda. E’ una fase delicata, complessa ed in alcuni casi complicata perché non attiene solo alla dimensione economico finanziaria e di mera successione di vertice dell’impresa, ma coinvolge anche dinamiche di tipo relazionale e familiare. Presenta numerose criticità ma, come tutte le situazioni in cui si realizza un cambiamento, offre anche importanti opportunità.

Diventa per questo necessario pianificare al meglio e per tempo la successione e gestirla in modo strategico. Per quanto detto, affinché il passaggio generazionale possa avvenire con successo, non lo si può affrontare da soli ma è fondamentale un importante contributo consulenziale capace di garantire un approccio imparziale ed oggettivo nell’ analisi delle potenzialità di sviluppo e di ottimizzazione del business”.

Presente all'incontro, aperto con una visita guidata nei vari settori dell'Imeva, Alessio Zollo, presidente Sezione Manifattura, Impiantistica, Meccatronica che infine chiarisce “in Italia le imprese familiari costituiscono oltre l’82% del tessuto industriale. Il 18% delle aziende familiari avrà un passaggio generazionale nei prossimi 5 anni e sarà particolarmente delicato visto che solo il 30% delle aziende sopravvive al proprio fondatore e solo il 13% arriva alla terza generazione. La base portante di un passaggio generazionale di successo è la concezione dell’impresa come qualcosa di distinto e autonomo rispetto alla famiglia. L’idea di ogni imprenditore dovrebbe essere quella di far sopravvivere l’azienda a se stesso e di conseguenza il passaggio generazionale si rivela sempre più un tema di grande interesse.

Benché siano molti gli strumenti che consentono di gestire al meglio il passaggio generazionale, soprattutto nei nostri territori, persiste un elemento culturale che porta gli imprenditori a rimandare l’argomento.

L’evento di oggi – rimarca Zollo - vuole essere da sprone verso questo tema in grado di fornire gli strumenti necessari ad affrontare al meglio il passaggio generazionale vedendolo come un’occasione di crescita per l’azienda e non una difficoltà”.

Ad entrare nella parte tecnica dell’incontro gli esperti Deloitte: Emanuele Ardiri (Deloitte Business Solutionu srl S.B.) e Stefano Maria Santoro (Deloitte & Touche S.P. A.) che hanno toccato due aspetti essenziali che hanno focalizzato l'attenzione sull’importanza delle PMI, ricordando che “le Piccole e Medie Imprese svolgono un ruolo vitale nell'economia italiana, dando impiego a circa l'80% delle risorse e rappresentando il 99,9% delle imprese nel Paese. Inoltre, contribuiscono in modo significativo alla creazione di valore, generando due terzi del valore aggiunto prodotto in Italia. L'enorme impatto economico delle PMI si estende anche a livello sociale, territoriale e culturale, a conferma della loro importanza e del loro ruolo centrale nel tessuto economico-produttivo italiano.

La complessità e delicatezza del passaggio generazionale. Chiarendo che più che di passaggio generazionale, si dovrebbe parlare di affiancamento generazionale, evidenziando che il passaggio dovrebbe essere graduale e accompagnato da un periodo di convivenza di diverse generazioni, nel quale sviluppare un piano strategico, identificare gli obiettivi a lungo termine dell’azienda e consolidare la strategia organizzativa. Questo processo fisiologico – ma complesso – emerge quindi come la grande sfida per le PMI nei prossimi anni, considerando che oltre il 42% delle imprese manifatturiere italiane è guidato da amministratori con più di 60 anni”.