Avellino

Un intero reparto detentivo, quello dei “comuni” – ala A e B -, sotto il pieno controllo dei detenuti, che si stanno organizzando con olio bollente ed altro materiale atto ad offendere e pronto ad essere usato contro il personale di polizia penitenziaria. E’, in tempo reale, quanto sta avvenendo nel carcere di Avellino. 

Donato Capece, segretario generale del sindacato autonomo polizia penitenziaria, precisa che “da mesi, settimane, giorni denunciamo che il carcere è da tempo fuori controllo, e il Sappe proprio ieri era tornato a chiedere ai vertici dell’amministrazione penitenziaria l’assegnazione urgente e straordinaria di un contingente del gruppo operativo mobile (Gom) della polizia penitenziaria per fronteggiare le criticità operative del reparto irpino, denunciate dal sindacato in più occasioni e testimoniate anche dalla crescita esponenziale degli eventi critici tra le sbarre”.

“Il tempo delle chiacchiere è finito e questa è la pericolosissima situazione che stanno vivendo i colleghi nel carcere di Avellino”, aggiunge.

L’appello del Sappe al ministro della giustizia Nordio ed al capo del Dap Russo è “assumere con urgenza provvedimenti straordinari per fronteggiare la situazione in atto e dare concreto supporto del personale della casa circondariale. Ministero della giustizia e DAP raccolgano i reiterati appelli del Sappe ad incrementare l’organico del carcere per meglio organizzare l’operatività del personale. Si dia concretamente da fare per predisporre ogni utile intervento a tutela dei poliziotti e degli altri operatori penitenziari. La richiesta di inviare a Avellino personale del Gom va in questa direzione”.

Le ultimissime 

Circa 50 detenuti coivolti.Hanno preso il controllo di tutto il reparto situato al primo piano lato destro. Due agenti della polizia Penitenziaria sono rimasti feriti ed accompagnati in ospedale. Sul Posto stanno intervenendo carabinieri e polizia in tenuta antisommossa provenienti da Napoli. Gli eventi sono ancora in corso”. 

Lo riferisce Orlando Scocca, Fp Cgil Campania per la polizia penitenziaria: “Sembra che la scintilla che abbia scatenato i detenuti sia la contestazione da parte degli agenti di polizia penitenziaria di alcuni provvedimenti disciplinari nei confronti dei detenuti che nei giorni scorsi hanno aggredito il personale penitenziario e danneggiato alcune celle e l’infermeria.

L’ultimo evento proprio ieri quando un detenuto ha tenuto in ostaggio il dirigente medico in servizio nel penitenziario mentre un altro feriva due Poliziotti in un’altra ala del carcere”.

Mirko Manna, nazionale Fp Cgil polizia penitenziaria: “Denunciamo l’inerzia del Ministro e del capo Dap dei quali, per altro non abbiamo notizia delle loro iniziative praticamente da quando si sono insediati se non un discorso di Giovanni Russo sui propositi che intendeva realizzare. Ci auguriamo che la rivolta rientri al più presto senza alcun altro ferito”.