Lioni

 

Una transizione green che passa per un’agricoltura innovativa, ma anche per l’organizzazione di servizi che tengano conto della sostenibilità ambientale, come ad esempio quello della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. Ma anche sostegno alle imprese ed innovazione. Sono stati questi i temi affrontati nel corso della tavola rotonda promossa dal Gal Irpinia che si è svolta presso l’Aula Consiliare del Comune di Lioni dal titolo “La transizione green e digitale: nuove imprese, economia circolare e cooperazione nelle aree rurali interne”. 

 

L’incontro rientra nel programma di animazione territoriale funzionale alla definizione di una Strategia di Sviluppo Locale per le aree interne nell’ambito delle attività del Distretto Rurale Irpinia e del Gal Irpinia.

Per centrare questo obiettivo è stato messo in piedi un ricco ciclo di incontri di consultazione territoriale, focus group e convegni. L’attività rientra nella misura 19 – sottomisura 19.1 Sostegno preparatorio allo sviluppo locale LEADER del PSR Campania. 

L’appuntamento di Lioni, il terzo del ciclo, è stato l’occasione per un emozionante ricordo di Mario Salzarulo, agente di sviluppo locale, anima di tantissimi progetti di promozione e valorizzazione territoriale, scomparso nei mesi scorsi. Il ricordo di un amico, di un compagno di viaggio, di un uomo che tanto si è speso per l’Irpinia e per la sua comunità. 

Ad aprire i lavori il primo cittadino di Lioni, Yuri Gioino: “Le tematiche che affrontiamo a questo tavolo – ha detto – ci riguardano da vicino perché rappresentano una possibilità di contrastare quella desertificazione che ci riguarda e che riguarda tutta l’Italia, non solo i nostri territori. Servono perciò azioni per un’agricoltura innovativa e di qualità, iniziative per professionalizzare i servizi al turismo, interventi per internazionalizzare le nostre eccellenze. Di fronte ad uno scenario preoccupante dobbiamo operare un necessario cambio di mentalità. Dobbiamo intendere la transizione ecologica come rispetto del territorio, come riuso degli immobili, come tutela del nostro patrimonio forestale. Nell’ambito del Progetto Pilota la mia proposta era quella di costituire il Gal dell’Alta Irpinia. La perimetrazione della Regione Campania ha compiuto evidentemente un’altra scelta. Ora il nostro compito è quello di rappresentare un valore aggiunto nell’ambito di questa aggregazione. Il contesto in cui ci muoviamo è complesso, ma ci sono elementi positivi da cogliere per costruire un nuovo orizzonte”.  

Il ricordo di Mario Salzarulo nelle parole commosse di Donato Gioseffi, presidente del Gal Cilsi: “Ricordare Mario – ha detto – significa ricordare un pezzo di ciascuno di noi. Ci manca e manca la sua presenza, la sua intelligenza, la forza con cui difendeva le sue idee. Mario in questi mesi è stato raccontato in tanti modi, come il sociologo visionario ad esempio e poi ha avuto una serie di riconoscimenti per l’attività svolta in quarant’anni, riconoscimenti che sono purtroppo postumi. Mario aveva una grandissima capacità di ascolto. Cercava di anticipare le dinamiche di sviluppo del territorio e per questo ha rappresentato l’unico agente di sviluppo che qui agiva e lavorava. Sono quattro mesi che ci ha lasciato e siamo qui per ricordare la sua vita che era totalmente intrecciata con quella di questo territorio. Ha avuto tante intuizioni ed è sempre riuscito a portare idee che facevano della ruralità una vicenda culturale. Quattro mesi fa ho perso un fratello ed ancora non ci credo”.

A dare le coordinate dell’incontro c’ha pensato Giovanni Maria Chieffo, presidente del Gal Irpinia: “Il nostro territorio di riferimento – ha detto – arriva oggi fino a Lioni in seguito al riparto territoriale della Regione Campania che ha inteso svincolare i sindaci dalla logica della continuità che nella precedente programmazione ha finito per stravolgere completamente l’assetto territoriale. L’unica perplessità che resta è quella relativa al fatto che il territorio del Gal Irpinia oggi non corrisponde totalmente all’area Snai, integrazione che sarebbe stata auspicabile, tanto che restano fuori 9 Comuni del Progetto Pilota. Si è preferito disegnare l’omogeneità di quest’area sugli Sts e non sul perimetro della Comunità Montana.  Detto questo, non possiamo non dare evidenza al fatto che oggi abbiamo la possibilità di recuperare l’originario approccio del programma Leader e lo dico nonostante nella precedente programmazione abbiamo comunque conseguito risultati molto importanti e abbiamo ricevuto una premialità di grandissimo valore. Oggi i Gal tornano all’antica filosofia, riprendendo a svolgere il ruolo di agenzie territoriali. Abbiamo perciò la possibilità di andare finanche oltre il dettato europeo con quella stessa visionarietà che apparteneva a Mario Salzarulo. La nuova programmazione, infatti, ci dà la possibilità di prevedere azioni che vanno dai servizi alle persone indirizzati agli anziani, ma anche ai disabili e ai giovani. Siamo di fronte ad un progetto ambizioso ma le cui premesse sono estremamente positive. Un’altra attività a cui si dedicheremo con assiduità ed impegno è la valorizzazione delle tradizioni e della nostra cultura. Su questo abbiamo immaginato qualcosa di molto innovativo e che darà la possibilità a tutti i Comuni di promuovere i propri territori e le proprie eccellenze”.

Uno sguardo d’insieme su quelle che sono le dinamiche del territorio con riferimento alla sostenibilità, alla circolarità e all’organizzazione dei servizi è stato offerto dall’economista Donato Madaro:

“I Gruppi di Azione Locale – ha spiegato – devono sapere fare rete sul territorio per avvicinare il momento della produzione a quello del consumo. E’ così che si effettua il passaggio ad un tipo di economia sostenibile. Su questi territorio c’è molto dinamismo e anche capacità di essere virtuosi, basta vedere quello che accade sul fronte della raccolta differenziata, del riuso e del recupero energetico. Bisogna insistere su questi aspetti perché si mettano a sistema e si arrivi ad un tangibile risparmio di risorse. Per fare questo bisogna mettere in piedi gestioni unitarie e non frammentarie”. 

Spazio alle organizzazioni di categoria. Anche Maria Tortoriello, direttore di Coldiretti Avellino, si sofferma sulla necessità di dare totale omogeneità all’area dell’Alta Irpinia:

“Se davvero – ha detto – vogliamo parlare di rete, di sinergie possibili, bisognerà immaginare una riperimetrazione dei Gal perché a questa zona venga riconosciuta la sua omogeneità territoriale. E’ questo uno dei modi per mettere in campo tutti quegli strumenti che siano davvero al fianco delle aziende. E faccio riferimento ai distretti del cibo o ai contratti di rete perché è necessario che la sostenibilità economica per il tessuto produttivo torni ad essere una priorità. Il Gal Irpinia ha saputo da sempre essere al fianco alle imprese. Ecco perché sono convinta che qui ci siano tutti i presupposti per fare bene, ancor meglio che nel passato recente”. 

“Va fatto un pubblico riconoscimento – ha dichiarato Stefano Di Marzo, presidente di Cia Avellino -  per le attività promosse dal Gal Irpinia. Un esempio su tutti, l’evento per il trentennale della Dcog del Taurasi.

Ma poi tutta l’attività dedicata alla riscoperta dei vitigni minori assolutamente meritoria. E’ questa la strada giusta perché l’Irpinia è ricchissima di queste eccellenze che vanno riscoperte, promosse e comunicate. Dobbiamo dircelo: non siamo riusciti finora ad attrarre flussi turistici. Non siamo ancora stati capaci di essere attrattivi. Per farlo dobbiamo mettere in campo un grande progetto di sviluppo. Avvicinare la produzione al consumo, è questa la vera sfida che abbiamo davanti a noi. Significa essere all’altezza dell’enoturista ad esempio che è un turista altospendente ma anche molto esigente. Se riusciremo a generare condizioni positive in questo senso, daremo vita ad un percorso di grande valore”. 

A chiudere i lavori Maurizio Petracca, presidente della Commissione Agricoltura della Regione Campania:

“Sui Gruppi di Azione Locale ed in generale sulla nuova programmazione abbiamo tenuto nei giorni scorsi in Consiglio Regionale un’apposita audizione. E’ emersa con forza la nuova centralità assegnata ai Gal, partendo da una necessaria valutazione sul lavoro svolto in questi anni, un lavoro che premia il Gal Irpinia che è stato quello che ha saputo spendere di più e meglio. Ora siamo alle porte di un nuovo ciclo. La Regione Campania, per evitare le confusioni degli anni scorsi, ha deciso di tenere per sé la perimetrazione dei Gal individuando negli Sts il criterio per farla. Adesso l’Alta Irpinia è sostanzialmente divisa tra il Gal Irpinia ed un altro in cui rientrano 9 comuni di questo territorio. Non so se otterremo la deroga, anche se la logica dell’area Snai può avere un suo rilievo. Quel che è certo è che si supererà la logica della precedente programmazione che ha portato ad una duplicazione in sedicesimi delle misure regionali. E’ stato un errore su cui adesso si prova a recuperare, dando anche maggiore spazio alla parte pubblica, sia con opere infrastrutturali che con la previsione di servizi alla persona. Tante opportunità, ancora, ci sono sul fronte della valorizzazione e promozione territoriale. Il Gal costruisce opportunità di sviluppo, sta al territorio coglierle”.