E' il giorno del voto per 84 Comuni della Campania, in totale 730.000 gli elettorichiamati a scegliere il nuovo sindaco e il consiglio comunale. Seggi aperti dalle 7 alle 23 e domani dalle 7 alle 15.
Nessun capoluogo di provincia è coinvolto, ma numerose sono le città in cui il test servirà anche a sperimentare la tenuta di
intese nazionali.

In provincia di Napoli sono 18 i Comuni al voto, 10 dei quali con più di 15.000 abitanti. A cominciare da Torre delGreco, la città più popolosa, con i suoi 80.762 residenti. Qui 5 i candidati e 27 le liste, con l’uscente Giovanni Palomba che non si ricandida perché coinvolto in due procedimenti giudiziari. A poche ore dall'apertura delle urne, alcuni cittadini hanno segnalato di essere stati avvicinati da personaggi candidati disposti a pagare fino a 50 euro per il voto, o in alternativa con  pacchi alimentari o buoni spesa. 
Segue Marano, dove le elezioni arrivano per lo scioglimento del consiglio per infiltrazioni mafiose nel 2021: otto i candidati a sindaco. C’è poi Pomigliano D’Arco, ex città laboratorio dell’alleanza Pd-M5s, naufragata dopo due anni e mezzo, che schiera il candidato più anziano, Lello Russo, 83 anni e già 6 mandati come primo cittadino, con 10 liste civiche riformiste con ex Pd, un ex fedelissimo dell’ex ministro Luigi Di Maio, e anche FI. A Pomigliano, inoltre, non ci sono liste Pd e nemmeno M5s. Altri grandi centri del Napoletano sono Quarto, Boscoreale, Qualiano, Ottaviano, Forio, Grumo Nevano, Cercola, Palma Campania (per la prima volta al voto con sistema a doppio turno).

In provincia di Salerno sono tre i grandi centri coinvolti nella tornata elettorale. Il più popoloso è Scafati, nella quale l’ex sindaco
Pasquale Aliberti riprova la scalata al Comune. Con lui Forza Italia e la Lega, ma non Fratelli d’Italia che per vincere punta su
Cristoforo Salvati. Ai nastri di partenza anche Michele Grimaldi, sostenuto dall’alleanza tra M5s e Pd, Francesco Carotenuto e Corrado Scarlato. Urne aperte anche a Pontecagnano Faiano e a Campagna.

Nel Casertano sono cinque i grandi comuni al voto. A Marcianise, il centro più popoloso, si sfideranno in un duello secco  Lina Tartaglione, con lei Pd e M5s, e Antonio Trombetta, sostenuto da una coalizione civica. Urne aperte poi a Maddaloni (qui l’uscente Andrea De Filippo se la vedrà con Pino Magliocca, entrambi civici. Poi FDI candida Antonio Crimaldi e il M5S Michele Ferraro. Si vota anche ad Orta di  Atella, San Felice a Cancello e Lusciano.

In Irpinia e nel Sannio andranno alle urne solo comuni con meno di 15 mila abitanti. 

In provincia di Avellino, a Summonte, Lapio, San Potito Ultra, Marzano di Nola, Conza della Campania e Vallata unico avversario è il quorum. Almeno 7 le liste civette  di perfetti sconosciuti, unica donna uscente è Lepore a Lapio, dopo 15 anni stop a D’Angelis (Cairano), Fabiano (Casalbore) e Giuditta (Summonte). Unico comune sopra i 5mila abitanti  è Mugnano del Cardinale dove il sindaco uscente Alessandro Napolitano punta al bis contro Filomeno Caruso.

Infine, nel Sannio, dei 14 centri sanniti al voto, tutti piccoli per numero di abitanti e di votanti, solo Montesarchio con i suoi 10mila elettori è scontro a due tra Carmelo Sandomenico e la vice sindaca uscente Annalisa Clemente. La fascia tricolore Franco Damiano, dopo due mandati, ha scelto di non ricandidarsi alla carica di consigliere, parimenti i pentastellati - all’opposizione consiliare per cinque anni - hanno deciso di fare un passo indietro in questa tornata elettorale.