Benevento

E' purtroppo un malcostume tutto italiano, sannita nel caso specifico. Non è la prima volta che assume implicazioni giudiziarie, ma, nonostante le cronache abbiano registrato in passato blitz, condanne ed assoluzioni, continua a manifestarsi con conseguenze sull'efficienza delle pubbliche amministrazioni ed i costi che devono sopportare.

Sarebbe andata così, stavolta, anche all'Asl di Montesarchio, almeno secondo l'inchiesta che in questi giorni è stata scandita dagli interrogatori – proseguiranno nei prossimi giorni - preliminari alla sospensione dai pubblici uffici: la misura che il pm Licia Fabrizi ha chiesto al gip Gelsomina Palmieri di applicare a cinque medici, sette infermieri, cinque impiegati ed una funzionaria in servizio.

Tranne tre che vivono ad Apollosa, Benevento e Faicchio, tutti gli altri risiedono in alcuni centri della Valle Caudina, anche del versante irpino. Sono stati chiamati in causa, a vario titolo, da una inchiesta che riguarda fatti dal 7 aprile al 10 maggio del 2022

Come già anticipato, era stata avviata dalla Procura di Avellino con i carabinieri di Solofra, che avevano messo nel mirino presunte false certificazione di vaccinazioni contro il Covid rilasciate a Montesarchio

Circostanze che, emerse da intercettazioni telefoniche ed ambientali, avevano fatto ipotizzare la corruzione per l'esercizio delle pubbliche funzioni ed il falso ideologico, rendendo indispensabile la trasmissione degli atti, per competenza, alla Procura di Benevento. Che, da parte sua, ha proseguito l'attività di registrazione dei colloqui, con un lavoro investigativo sfociato nel probabile stralcio del filone iniziale (i certificati) e nella definizione di quello relativo all'assenteismo, nella presunta truffa che sarebbe stata messa a segno.

Secondo gli inquirenti, timbrando l'entrata in ufficio e poi allontanandosi in auto, oppure delegando la timbratura del badge a colleghi e no, che avrebbero così attestato la presenza. Un quadro che ovviamente attende di essere confermato, nel quale figurano situazioni e comportamenti diversi delle persone tirate in ballo.

Fino a questo momento, quasi tutte hanno scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere, qualcuna non lo ha fatto ed ha offerto la sua versione. Tra mercoledì e venerdi si concluderanno gli appuntamenti dinanzi al giudice, che poi dovrà decidere.