Arrivano ulteriori sviluppi nell'indagine "Capisci ammé" coordinata dalla Procura di Asti e condotta dalla Guardia di finanza piemontese. Dopo le prime misure cautelari eseguite lo scorso mese di marzo, in queste ore le fiamme giallo hanno sequestrato altri 700 milioni di euro per una presunta frode fiscale nell'ambito dei bonus edilizi. 

I provvedimenti sono stati eseguiti nei confronti di 18 società e 4 persone nelle province di Milano, Pavia, Imperia, Ferrara, Napoli, Caserta, Avellino, Salerno, Benevento, Taranto, Brindisi e Palermo.

Lavori mai realizzati documentati al fisco per intascare i crediti e riciclare i proventi illeciti: questa l'accusa contestata dagli investigatori nell'ennesima indagine sulla presunta truffa.

"Con il perfezionamento di quest'ultima fase dell'indagine - fanno sapere dal comando provinciale astigiano della Finanza - i falsi crediti d'imposta accertati e sottoposti al vincolo giudiziario del sequestro preventivo, per scongiurarne i rilevanti possibili danni al bilancio pubblico, sono pari a ben 2 miliardi e 200 milioni di euro".