Una ha risposto, tre non lo hanno fatto ed altrettante hanno rilasciato solo dichiarazioni spontanee. Sono le scelte operate da sei delle diciotto persone, coinvolte nell'inchiesta in materia di assenteismo all'Asl di Montesarchio, durante gli interrogatori propedeutici all'applicazione della sospensione dai pubblici uffici chiessta dal pm Licia Fabrizi.
L'unico a rispondere alle domande è stato un medico di Sant'Agata dei Goti che, assistito dagli avvocati Ugo Cioffi e Alessandro Barbieri, che hanno depositato una memoria, ha precisato di non essere un dipendente del'Asl ma un professionista convenzionato con l'Azienda.
Si sono avvalsi della facoltà di restare a bocca chiusa due impiegati di Montesarchio e Rotondi ed una funzionaria di Cervinara, difesi, rispettivamente, dagli avvocati Fulvio Dello Iacovo, Marianna Febbraio e Gennaro Razzino.
Infine, hanno reso dichiarazioni spontanee, attraverso le quali hanno respinto gli addebiti, sostenendo che le assenze erano spesso legate a ragioni di servizio, due impiegati di Cervinara ed un medico di Cervinara, difesi, nell'ordine, dagli avvocati Enzapaola Catalano e Mario Verrusio,
Gli interrogatori proseguiranno domani, il 17 ed il 19 maggio.