Francesco Fimmanò, avvocato della Salernitana ed uomo di fiducia del presidente Danilo Iervolino, è tornato sulla sua apparizione in un'emittente televisiva napoletana indossando una parrucca azzurra per celebrare il terzo scudetto dei partenopei. Una lunga nota per provare a spegnere le polemiche e chiarire la propria posizione.
Riceviamo e pubblichiamo integralmente la nota diffusa dal prof. Francesco Fimmanò.
«Cari voglio fare un chiarimento perché i media strumentalizzano la mia figura e non mi va. Basta guardare la trasmissione "Infedele". Io ho fatto parte della curatela che ha venduto il Napoli a De Laurentis e da allora, per oltre 20 anni, sono andato in trasmissioni del Napoli. Sono avvocato e amico di Enrico Fedele da 20 anni e facciamo una specie di show che è la parte ludica della mia vita, vivaddio. In genere è uno show ma ieri ho fatto una premessa seria, ho rincarato la dose per quanto accaduto due domeniche fa laddove non c'erano le condizioni giuridiche e sportive per rinviare. E perciò ho preso posizione ovunque su radio e tv. E la Salernitana ha avuto grande successo per una sorta di nemesi storica.
La Salernitana rappresenta il pezzo forse più emozionante della mia vita. Basta guardare la trasmissione per ascoltare le mie parole. Ho aggiunto che è chiaro che tutto quanto accaduto in modo assurdo la precedente domenica che ha determinato una evitabile contrapposizione che non ci sarebbe stata. Anche perché se il Napoli avesse vinto, pareggiato o perso, nulla sarebbe cambiato mentre per noi era molto più importante nelle diverse dinamiche. Peraltro è andata bene così e abbiamo avuto tutti visibilità mondiale. Una volta superata quella partita e vinto lo scudetto, Fedele ha giustamente detto che non c'è più alcuno strascico né rancore e da napoletano non vedo alcuna ragione per non mantenere l'impegno di festeggiare lo scudetto per un evento importante per tutto il movimento. Dal gol di Koulibaly a Torino che non determinò poi lo scudetto, ci fecero prendere impegno a dipingerci i capelli in trasmissione. Non avendo capelli mi hanno messo la parrucca.
E una volta per tutte è stucchevole questa polemica che va avanti da un anno. E tutti mi vogliono tirare per la giacca e fare polemiche e aizzare le tifoserie. Una domenica l'una e una domenica l'altra. È ovvio che se giocano Napoli e Salernitana parteggio per la Salernitana se c'è in palio la nostra salvezza o altro come è ovvio che lo faccia un nostro calciatore allenatore o dirigente che fossero semmai napoletani di origine. Ma non certo perché viene pagato come professionista. Ma perché si sente protagonista di una esperienza meravigliosa che è il calcio che offre emozioni impareggiabili. Essere protagonisti cambia lo stato d'animo. I calciatori del Napoli a loro volta tiferanno per una squadra polacca o georgiana ma non è che non fossero seriamente emozionati e tifosissimi domenica. Io ritengo di essere una persona seria e rivendico il diritto meraviglioso a non prendermi sul serio e nella parte ludica dell'esistenza a fare i balletti per Dia o le gag con Fedele. Così come a mettermi la parrucca granata per la salvezza ed il prossimo anno per l'Europa e azzurra per lo scudetto. Anzi auguro a tutti di poter avere tante emozioni dal calcio come mi è capitato e spero accada per il resto della vita. Questo è tutto il resto sarebbe finzione ed io sono un uomo vero che fa e dice quello che pensa senza convenienze. Da questo momento non parlerò piu di questa stucchevole questione perché è talmente chiaro che chi non capisce, non vuol farlo ed è strumentale. Anzi, interverrò se Salernitana e Napoli giocheranno un giorno contro la finale di Champions e vi dirò quello che penso».