di Paola Iandolo
Tentata estorsione in danno di un imprenditore di Sirignano: tornano liberi Bernardo Cava e Pellegrino Crisci. I due hanno lasciato il carcere di Secondigliano dopo che i magistrati della XII sezione del tribunale partenopeo hanno accolto la richiesta di annullamento della misura presentata dagli avvocati Gaetano Aufiero e Alessandro Del Grosso. Bernardo Cava e Pellegrino Crisci erano accusati di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso.
Indagini
Dalle indagini effettuate dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Baiano è emerso che l’imprenditore – dopo l’incendio ad un suo mezzo - aveva avuto due incontri con Bernardo Cava e Pellegrino Crisci. In uno di questi proprio il boss Cava - scarcerato nel 2019 e sottoposto ad una misura di prevenzione dell’obbligo di soggiorno (dopo aver scontato una condanna di undici anni emessa nel 2015 per associazione a delinquere di stampo mafioso) – avrebbe, in cambio di protezione, de denaro. In un altro incontro avrebbe rassicurato l’imprenditore, facendogli presente chi era. Ad avviso della Dda avrebbe speso la sua fama criminale e l’appartenenza al clan Cava. Grazie ad alcune intercettazioni si è poi giunti alla denuncia e alla misura cautelare.