Salerno

"Non è una questione di punti che dobbiamo fare, siamo ovviamente attenti alla classifica e ai risultati dei nostri concorrenti diretti, possono portare più o meno pressione, ma non dobbiamo pensare troppo agli altri. Dentro a un’idea di gioco dobbiamo continuare a lavorare per consolidare una mentalità, anche per quello che vorremo essere domani". Così Paulo Sousa, allenatore della Salernitana, ha presentato la sfida di domani contro l'Empoli. "Paolo Zanetti ha un’idea diversa da quella degli allenatori che abbiamo affrontato nelle ultime partite, dobbiamo adattarci a livello strategico. L’Empoli arriva a questa sfida pieno di fiducia, gioca in casa, ha avuto una vittoria straordinaria con il Bologna". 

Al "Castellani" il tecnico portoghese spera di allungare la sua striscia di risultati utili consecutivi, arrivata a quita dieci. "Quando ho smesso di giocare e ho preso la decisione di diventare allenatore, il mio focus è stato rivolto soprattutto a come potevo migliorare i calciatori, sul livello umano e tecnico. Credo che ognuno abbia le proprie potenzialità, e noi dobbiamo cercare di tirarle fuori. La mia espressione di gioco è sempre stata molto diversa rispetto all’inizio con la Salernitana, piano piano ci stiamo avvicinando alle mie idee, con la consapevolezza delle caratteristiche dei giocatori che abbiamo in rosa. I ragazzi sono in continua evoluzione, e io sono felicissimo, anche perché c’è grande predisposizione ad apprendere. Mi sento allenatore, ma anche educatore, padre, fratello per questi ragazzi. Il futuro? Non deve essere una preoccupazione per nessuna delle parti, il focus è sul lavoro con la squadra, alla prossima partita, e così via fino alla fine del campionato. Con il presidente e con tutta la società pensiamo ai passi da fare nei prossimi anni, sono sicuro che Da Sanctis lo stia già facendo, perché è il suo lavoro e deve provare ad anticipare, lo fa all’interno, con il presidente, per essere preparato". 

 

Sousa ha poi parlato dei dubbi di formazione che accompagneranno la trasferta in Toscana. "Sugli esterni la costruzione di questa rosa ha lacune numeriche. Poteva andare anche peggio, se tutto questo fosse successo con Mazzocchi ancora infortunato. Abbiamo tre possibilità in due posti, Mazzocchi, Kastanos, e Sambia. Il primo anche per il lavoro di Nicola ha dimostrato di poter giocare anche a sinistra. Andremo su queste scelte. Quello che può succedere è un cambio di modulo, all’inizio o durante la gara, può accadere, siamo preparati a questo. Su Troost-Ekong non faccio un discorso di esperienza, tanti giovani possono avere anche maturità, e noi possiamo aiutarli ad avere esperienza, prima si diceva che si era pronti a 25-26 anni, io non l’ho mai pensata così. O sei pronto o non sei pronto. Sono molto contento della linea difensiva, molto giovane, tutta la retroguardia era under 21. Maggiore? Dal punto di vista posizionale è stato perfetto, è umile ed intelligente, lavora sempre bene, è un giocatore di squadra. Se Boulaye gli avesse passato la palla due volte in occasione del gol, lui era solo e avrebbe segnato due reti, staremmo parlando di altro".