Esprime “rammarico”, la sezione di Benevento dell'Associazione nazionale magistrati – presidente il pm Maria Colucci, segretario il giudice Roberto Nuzzo –, per i tre giorni di astensione dalle udienze, dal 9 all'11 maggio, indetti dalla Camera penale per il caso dell'avvocato Natascia Pastore.
“In riferimento alla delibera della Camera Penale di Benevento – si legge in una nota -, con cui sono stati annunciati tre giorni di astensione dalle udienze per una asserita violazjone del diritto di difesa da parte di un magistrato della Procura di Benevento, nonche in riferimento alla successiva delibera de! Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Benevento,con cui è stato proclamato lo stato di agitazione dell'Avvocatura, si rappresenta che i Magistrati del Tribunale e della Procura di Benevento esercitano le proprie funzioni nel pieno rispetto de! diritto di difesa dell'indagato e dell'imputato, costituzionalmente garantito nella sua inviolabilità e intangibilità, essendo de! tutto estranea a tutti i magistrati beneventani qualsivoglia pretesa di violare o limitare tale diritto”.
I rapporti tra la Magistratura e l'Avvocatura beneventane – scrive l'Anm- “sono stati sempre improntati al reciproco rispetto, al leale confronto e alla dialettica franca e partecipata, perciò stupisce che da un episodio isolato e circoscritto, attinente - secondo quanto si apprende dal comunicato rilasciato dal Procuratore della Repubblica e dall'estratto della delibera n. 8 del 2.5.2023 de! Consiglio dell'Ordine degli Avvocati - ad un fascicolo pendente ancora nella fase delle indagini preliminari, sia potuta scaturire una reazione cosi eclatante quale l'astensione dalle udienze per ben tre giorni da parte della Camera Penale di Benevento, peraltro senza una preventiva interlocuzione con il magistrato interessato, o con il dirigente dell'Ufficio, e senza coinvolgere in alcun modo anche questa ANM”.
Secondo l'Associazione, “Il dialogo preventivo, rispetto alle pur importanti iniziative di protesta, avrebbe molto probabilmente consentito di dissipare equivoci ed evitare malintesi, tenendo sempre presente che e dovere de! pubblico ministero svolgere tutte le indagini necessarie all'accertamento dei reati, anche in relazione a fatti e circostanze a favore dell'indagato o dell'imputato.
Desta inoltre stupore il riferimento - contenuto nella citata delibera del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Benevento datata 2.05.2023 - a comportamenti non rispettosi del ruolo dell'Avvocato, "come il piu volte segnalato mancato ricevimento dei difensori da parte dei Sostituti", data che a questa ANM non risulta che siano mai pervenute segnalazioni in tal senso, neppure all'U ficio inquirente, nel quale vige peraltro la regola della massima disponibilità alle interlocuzioni con i difensori. La Magistratura beneventana ha sempre riconosciuto la centralità dell'Avvocatura, nonchè l'importanza e la delicatezza della funzione difensiva, mostrando a tutti gli avvocati profonda stima, disponibilita e rispetto”.
La conclusione: “Sono queste le ragioni che inducono ad esprimere rammarico per la decisione assunta, nonche ad auspicare che i Magistrati e gli Avvocati beneventani possano continuare a svolgere le proprie funzioni, nel reciproco e consueto rispetto, garantendo il proprio impegno per la tutela del diritto di difesa in tutte le fasi del procedimento e l'osservanza dei principi del giusto processo.
Con l'ulteriore auspicio che eventuali future problematiche possano essere sempre affrontate attraverso un dialogo ed un confronto preventivi”.