AGGIORNAMENTO 5 MAGGIO
Rinviati al 17 e al 19 maggio gli interrogatori di sei dei diciotto indagati nell'inchiesta antiassenteismo all'Asl di Montesarchio. Il gip Gelsomina Palmieri ha infatti accolto la richiesta di differimento dei difensori- gli avvocati Valeria Verrusio, Fulvio Dello Iacovo, Fabio Russo, Michele Florimo e Vincenzo Megna-, motivata con l'impossibilità di poter valutare in poche ore le oltre 5300 pagine dell'attività investigativa.
Gli interrogatori delle altre dodici persone - assistite, tra gli altri, dagli avvocati Angelo Leone, Grazia Luongo, Mario Verrusio, Gennaro Razzino, Enzapaola Catalano - si svolgeranno l'11 ed il 12 maggio. Si tratta, complessivamente, di cinque medici, un dirigente amministrativo, sei infermieri e altrettanti impiegati per i quali il pm Licia Fabrizi ha proposto la sospensione dai pubblici uffici. Una misura che il Gip deciderà se applicare o meno solo dopo gli interrogatori.
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Gli interrogatori, propedeutici all'eventuale applicazione della misura cautelare interdittiva sollecitata dal pm Licia Fabrizi, sono in programma domani mattina, quando dinanzi al gip Gelsomina Palmieri compariranno sei dei diciotto indagati complessivi; in particolare, due medici, tre infermieri ed un'impiegata del distretto Asl di Montesarchio. Resta però da capire se le difese – gli avvocati Valeria Verrusio, Fulvio Dello Iacovo, Fabio Russo, Michele Florimo e Vincenzo Megna- chiederanno uno slittamento dell'appuntamento, in modo da avere più tempo per valutare le oltre 5300 pagine di attività investigativa di cui hanno avuto la disponibilità nella tarda mattinata di oggi.
Pagine che riempiono un'inchiesta, supportata anche da intercettazioni telefoniche e riprese video, che, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe nata ad Avellino, con i carabinieri di Solofra, e poi sarebbe stata trasmessa per competenza alla Procura sannita. Una inchiesta - Ottopagine l'ha anticipata ieri - avviata su presunte false certificazioni in materia di vaccinazioni contro il Covid: un troncone poi stralciato, al quale si è aggiunto quello relativo all'utilizzo dei badge in dotazione a ciascun dipendente dell'Asl, da timbrare all'entrata ed all'uscita dagli uffici. Una operazione che potrebbe esesre stata fatta non dai diretti interessati ma da altri per loro.
E' questo il versante per il quale sono state prospettate le ipotesi di reato di truffa e falso, ed è stata proposta la sospensione dai pubblici uffici per le diciotto persone chiamate in causa. Una misura che deve essere preceduta, prima di essere disposta, dagli interrogatori degli indagati: inizieranno domani e si concluderanno la prossima settimana.